TI VOGLIO BENE BERLINGUER

Una coppia nuova per l’editoria campana: Angela Longobardi e Tonino Scala. Se lo scrittore stabiese è oramai conosciuto per le sue oltre 20 fatiche librarie , la collaboratrice de “Il Mattino” affianca alla passione per la politica l’impegno nel mondo del Volontariato e dell’Associazionismo. Insieme hanno scritto “Ti voglio bene Berlinguer” dedicato “a tutti quelli che ancora credono che la politica sia: libertà, giustizia, fratellanza, idealità, eguaglianza, fantasia, moralità, speranza, resistenza, modernità, sogni, dubbi, progetti, ma soprattutto passione”. Una lunga, esaustiva, chiara dedica per un libro dedicato all’ultimo Segretario Nazionale del più grande Partito Comunista d’Europa. Diciotto capitoli, scritti a quattro mani, da cui emerge un dato incontestabile: la mancanza sulla scena politica italiana di Enrico Berlinguer. Così come quella di Sandro Pertini, Benigno Zaccagnini, Palmiro Togliatti, Nilde Iotti, Aldo Moro, Pietro Nenni, Giorgio Amendola, Giorgio La Pira. Un libro che non è un pensiero nostalgico ma un profondo, sentito gesto d’affetto, un modo per ricordare il più amato segretario del PCI, come è accaduto sabato 20 dicembre 2014 a Napoli dove il Sindaco Luigi de Magistris, insieme a Maria e Bianca Berlinguer (quest’ultima Direttice del TG3), lo storico Guido D’Agostino, l’ex Sindaco di Napoli Antonio Bassolino, nel Quartiere San Giuseppe, ovverossia in pieno centro città, ha inaugurato un largo fra Via Toledo e Via Armando Diaz intitolato ad Enrico Berlinguer – statista.

Un libro, un’inaugurazione che hanno un filo comune: l’impegno per un mondo migliore. Come auspicato dai politici sopra citati.

Ancora forte è il bisogno che la politica sappia unire realismo e valori, responsabilità ed onestà. In molti, moltissimi è ancora vivo il ricordo di un giorno caldo di giugno di una Roma gremita di Uomini e Donne, venuti da tutt’Italia, per salutare un’ultima volta il  popolare segretario del PCI. Su Youtube, cliccando “Funerali Berlinguer” escono decine e decine di filmati dove è chiara la sofferta partecipazione popolare a quell’evento.

Molto bella e suggestiva la scelta di un capitolo dove sono raccolti i ricordi su Berlinguer di Antonello Venditti, Fabrizio de Andrè, Luca Barbarossa, Modena City Ramblers, Giorgio Gaber, Roberto Benigni, Sandro Pertini, Franca Rame, Indro Montanelli, Giampaolo Pansa, Sergio Cofferati, Roberto Vecchioni, Aldo Tortorella, Francesco De Gregori.

Interessante il capitolo delle parole che hanno lasciato il segno così come i “coccodrilli” di vari noti giornalisti.

In definitiva: una gran bella opera che suggerisco di leggere e discutere.-

EMILIO VITTOZZI