VITTIME DELLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA? PRESENTI!

di Emilio Vittozzi

Dopo essersi recati presso l’Albero della Legalità sito in Piazza Municipio a Napoli, i giardini di Silvia Ruotolo a Piazza Medaglie d’Oro a Napoli, l’albero contro cui si schiantò Paolino Avella a San Sebastiano al Vesuvio, la targa in ricordo di Maurizio Estate in Vico Vetrieria a Chiaia, la stele che ricorda tutti i morti ammazzati in Via Santa Lucia a Napoli, la fisarmonica di Petru Birlandeanu nella Stazione di Montesanto dell’ex Sepsa, la tomba di don Peppe Diana a Casal di Principe, la targa che ricorda Gaetano Montanino in Via Nuova Marina a Napoli, la stele in onore di Genny Cesarano in Piazza San Vincenzo alla Sanità a Napoli, la targa che ricorda Salvatore D’Addario in Via San Cosmo a Porta Nolana, Tonino Scala ed Emilio Vittozzi, venerdì 4 novembre 2016 (Festa di San Carlo Borromeo), si sono recati nella Villa Comunale di Napoli dove è installata una stele “in memoria del sacrificio di quanti caddero vittime della criminalità organizzata, in difesa dei valori di libertà, giustizia e legalità”.

La copertina plastificata del libro “Quella sporca dozzina” (il cui ricavato va, appunto, alle Vittime della camorra!) ed un anello con il simbolo della Pace sono stati legati sotto la lapide che ricorda tutti i morti innocenti.

Ad onor del vero, il monumento, datato 23 novembre 1994, è tenuto in maniera indecorosa: tutto attorno è un mare di carte ed erbacce. Eppure è proprio situato all’entrata della grande Villa Comunale della Città di Napoli…

Basterebbe un po’ di luce e, soprattutto, una pulizia molto più dettagliata e costante, per tener desta la “memoria”, anche in senso figurato!

Tutto questo mentre mani ignote (?), per la quinta volta (!), distruggono la targa in ricordo di Silvia Ruotolo nei giardini di Piazza Medaglie d’Oro a Napoli…

La memoria non si cancella con una martellata!

E si registra anche un’altra significativa iniziativa: l’ORSA EAV, in occasione delle prossime feste di fine anno, ha acquistato 250 copie di “Quella sporca dozzina” per donarli ai propri iscritti come “strenna natalizia”: un gesto autenticamente “rivoluzionario”, in difesa del libro-cartaceo…

 

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