Quentin Malinconia

 

PEPPE LANZETTA

“Quentin Malinconia”

Edizioni Vulcaniche

€ 15,00

 

Bello! Bello!! Bello!!!

Si può iniziare una recensione di un libro ripetendo per tre volte un aggettivo?

O avrei dovuto scrivere “Ben scritto!”, “Attraente!”, “Leggibile!”?

Non lo so e non me ne frega nulla, niente di niente…

L’ultimo libro di Peppe Lanzetta, “Quentin Malinconia”, alla pari di tutti gli altri, se non di più, mi è piaciuto molto!

Ho avuto il piacere, l’onere e l’onore di presentare libri del compianto Paolo del Vaglio (valentissimo Umorista grafico di fama nazionale), di Tonino Scala, Vladimir Luxuria, Benedetto Casillo, Gaetano Amato, Corrado Taranto, Gianni Simioli, Gianfelice Facchetti, Federico Jaselli Meazza, Ferdinando Kaiser, Carlo Fedele, Marco Pirone, Peppe Vitiello, Roberto Russo, Cinzia Perrone, Umberto de Gregorio, Ivano Bordon, Francesco Moriero, Franco Aliberti, Alessandro Ravezzani, Enzo Ciniglio, Gino Rivieccio, Antonio Fiorillo, Antonella Leardi, Maurizio de Giovanni, ma mai, e sottolineo mai!, un libro di Peppe Lanzetta…

Di ciò mi dispiace, sinceramente, perché amo il modo di scrivere di Peppe, uno scrittore, attore e drammaturgo unico nel suo genere!

Peppe Lanzetta non è classificabile in qualche categoria in quanto scrive di pancia; scrive come ama e come odia, scrive come parla…

Ha collaborato, come autore di testi, con Edoardo Bennato, Tullio de Piscopo, James Senese, Pino Daniele, Enzo Avitabile, Joe Amoroso, Rino Zurzolo, Franco Battiato.

Ha lavorato con registi come Sorrentino, Piscicelli, Tornatore, Cavani, De Crescenzo, Loy, Martone.

Ha pubblicato vari libri fra cui spiccano “Sognando L’Avana”, “Pane e peperoni”, “Un Messico napoletano” e “Ridateci i sogni”.

Mio Padre, Democristiano di stampo Monarchico, scomparso molti anni fa, avrebbe detto di Peppe “E’ ‘na capa ‘e m…a!”. Ma, nonostante l’affetto che ancora nutro per mio Padre, a me Peppe Lanzetta piace. Ed anche molto…

Questo è un ritorno, un grande ritorno, dopo ben 13 anni dalla sua ultima fatica libraria e Peppe Lanzetta non delude…

Personalmente ho letto le 165 pagine in una notte in cui Morfeo non voleva proprio “rapirmi”: leggo un altro capitolo, ne leggo un altro ancora e mi sono trovato a leggere il 26°, senza nessuna stanchezza mentale, con una gran voglia di leggere pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo.

La storia di Quentin Malinconia, pianista di pianobar, artista sognatore in un ristorante nella provincia di Caserta, mi ha preso, in pieno: è una storia pregna di passione, amicizia, affetti, solidarietà attraverso le canzoni che hanno segnato la vita di ognuno di noi.

Perchè “la vita è una faida infinita”…

Quanta amarezza, quanta realtà in quest’affermazione.

..

 

 

EMILIO VITTOZZI

 

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