Pane, amore e gelosia

00754905di Tonino Scala

“Piacere, Cavalier Carotenuto Antonio…” quando sento queste parole magiche non riesco a non fermarmi, a sorridere, ad impegnarmi a non dormire, a bloccare lo zapping in una domenica calda e afosa di giugno. La voce è quella dell’inconfondibile maresciallo Carotenuto Antonio, con la o di Antonio lunga e profonda a dare importanza al nome, seguita dall’altrettante caratteristica, unica e rauca di Tina Pica che per anni pensavo si chiamasse Caramella come la governate del carabiniere farfallone che ho imparato ad amare. Per chi è cresciuto con questi film, per chi ama il cinema in bianco e nero, per chi pensa che il cinema italiano negli anni 50 sia stato il più bello al mondo, per chi…. È successo, per l’ennesima volta e chissà per quante ancora, di rivedere un bel film di De Sica, Vittorio De Sica. Vero, nel mio cuor c’è Pane, Amore e … girato nella penisola sorrentina, ma il fascino è lo stesso pur trattandosi di altro film, in questo caso Pane, amore e gelosia con la bella Gina Lollobrigida. In tanti conoscono questo film con un altro nome: La Bersagliera. Il soprannome della bella Gina Lollobrigida in un film che ha fatto storia. Una bella commedia del 1954 con la regia di Luigi Comencini, il papà di Pinocchio che quelli della mia generazione ha amato. Luigi Comencini ha realizzato tantissimi lavori cinematografici, ma quello che preferisco è Ragazzo di Calabria, ma questa è un’altra storia. La storia di Antonio Carotenuto maresciallo dei carabinieri è la seconda parte della pentalogia “Pane, amore e”, preceduto da Pane, amore e fantasia e seguito da Pane, amore e…, da Pane, amore e Andalusia e da È permesso Maresciallo? (Tuppe-tuppe marescià). Comencini non avrebbe voluto girare un seguito di “Pane, amore e fantasia”, ma il grandissimo successo di pubblico (il film incassò circa un miliardo e mezzo) lo obbligò a ripensarci. L’innovazione di Comencini è stata quella di introdurre una vena di comicità popolare nell’impianto vagamente neorealista dei due film. “Chi di fronte a simili film formula giudizi col metro dell’arte o in base a un rigorismo di ordine morale e sociale, chi, insomma, vi cerca il ‘messaggio’ o il ‘rispecchiamento della realtà’ ed alza la voce per condannarli come tradimento del neorealismo, sbaglia il bersaglio e le armi stesse con cui vorrebbe colpirli. Essi vanno presi per quello che vogliono essere: uno spettacolo piacevole, non volgare (…) che può dare un paio d’ore di divago al pubblico.” Questa la recensione di Luigi Chiarini, su “Panorama del Cinema Contemporaneo 1954/1957”, Ed. Bianco e Nero 1957, forse la più chiara e realistica per un film che ha regalato il Nastro d’argento a Tina Pica come migliore attrice non protagonista. Ma veniamo alla storia il maresciallo dei carabinieri Antonio Carotenuto si è invaghito dell’ostetrica del paese, Annarella, una ragazza madre. Per questo motivo deve rassegnare le dimissioni. Il carabiniere Pietro Stelluti è il promesso sposo della bella del paese: “La Bersagliera”, per questo motivo viene trasferito ad altro comando. Prima di partire Stelluti raccomanda la fidanzata a Carotenuto, e questo fa nascere molte chiacchiere, tanto più che la Bersagliera va a servizio in casa del maresciallo. Le chiacchiere giungono alle orecchie di Annarella e Pietro diventano entrambi gelosi. Il maresciallo è un farfallone e la sua amata Annarella lo sorprende Antonio mentre balla, ad una festa, con la “Bersagliera”. La scenata è da vedere. Proprio in quel momento arriva Pietro che rompe il fidanzamento e per questo viene trasferito nuovamente in paese. Nel frattempo arriva in paese il seduttore di Annarella che, pentito, vuole sposare l’ostetrica e riconoscere il bambino. Il maresciallo vorrebbe opporsi; ma il parroco lo convince a rinunciare alle sue pretese. La “Bersagliera”, accusata ingiustamente, vorrebbe unirsi ad una compagnia di guitti. Poi un terremoto che distrugge la casa della Bersagliera che alla fine fa la pace con il suo carabiniere. Annarella sposerà il seduttore. Il cavalier Antonio troverà una nuova ragione di vita al giungere di una nuova ostetrica nel paese. Non vi resta che vederlo.

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