Otto anni, sono già passati otto anni, sembra ieri…

di Tonino Scala

 

Otto anni, sono già passati otto anni, sembra ieri…

Le lacrime scendono sulla tastiera del Pc. Sono lacrime di dolore, fanno male.

“Tonì è morto Pino”.

“Ja nun pazzià”.

“Ha avuto un infarto”.

Le parole di mia moglie mi lasciano sbigottito. Il caffè è pronto come ogni mattina, ma oggi è amaro.

E mò?

… Silenzio, vuoto.

Accendo il pc…è vero!

Chiamo Carmine.

“Carmeniè scusa, stavi dormendo” sono le 7,45.

“No, sto nel letto, mia moglie ha acceso la radio”.

“Ti devo dare una brutta notizia”.

“Ch’è succiese”.

“È morto Pino Daniele”.

“Ma che dici…io ‘o sto sentenne pe’ radio!”

Per fortuna c’è sempre Carmine che anche nei momenti tragici riesce a mettere ironia.

Poi silenzio, la telefonata finisce sento la sua radio masticare parole: … Sai che mi piaci, quando parli così in fretta. Sembra che mastichi le nuvole…E poi non rompi mai le scatole. Sai che mi piace, quella facci da furbetta, con quel sorriso di plastica, mentre fai la ginnastica…

Sono frastornato, dispiaciuto.

La tastiera è inzuppata di lacrime e pensieri.

Pochi istanti e il film della mia vita va in onda accompagnato da musica e parole. Le strimpellate, i dischi comprati, il primo stero in auto, il viaggio a Scario in sei in una Fiat Uno stracarica, le passeggiate in costiera. Che Dio ti Benedica, il video con Ornella Muti, pensare a lei e urlare al cielo CHE FICAAAA! Pensare ai disastri e sussurrare a bassa voce Comm’è triste e comme è amare…Gianni Minà che invita Troisi a parlare di Daniele in una trasmissione che è diventato un cult. Dimane natu juorne e noi che cantiamo Terra mia e Je so pazze. Le feste a casa di Antonio D’Auria e quel Saglie saglie cu sta sposte chine d’aglie. La chitarra e le giornate intere ad imparare Quanne chiove. Quando quando, Napule è, Anna verrà, Questa Lega è una vergogna… i concerti con la mia 2 cv Charleston a Cava, a Caserta, a San Martino Valle Caudina, a Piazza del Plebiscito. Mascalzone Latino il mio album preferito a casa ho quattro copie originali e varie pezzotte. Che soddisfazione e sentire in una sua canzone la mia Castellammare anche se si tratta solo di traffico. Il blues che prima di lui pensavo fosse il nome di un farmaco. Lo scudetto del Napoli e ‘o Sole mio seguito da vocalizi che solo lui sapeva fare un preludio prima di Bonne soiree. Un mio libro l’utilizzo di Sicily come introduzione. Poi Piazza San Giovanni a Roma, il concerto del Primo Maggio. Mi sono anche incazzato quando dopo l’ennesima crisi dei rifiuti fece quel concerto spot per il governo che aveva risolto il problema della munnezza! Ma a Pino, come alla propria amata, si perdona tutto. Poi le colonne sonore dei film del mio cuore, La Mazzetta di Corbucci, Mi Manda Picone di Nanny Loy, Se lo scopre Gargiulo di Elvio Porta, Ricomincio da tre, Pensavo fosse amore invece era un calesse, Le vie del signore sono finite dei mio Troisi fino ad arrivare a Opopomoz un cartone animato di Enzo D’Alò. Con orgoglio dissi ai miei figli, quando lo vedemmo insieme, che le musiche erano di Pino Daniele e loro: “e chi è?”, “Lo scoprirete!”

Ora Giovanni, mio figlio, come ogni mattina viene a salutarmi. Mi abbraccia. “Ch’è successo”, “Niente” rispondo. Vede un sito aperto sul mio Pc. Capisce subito. Silenzio poi…”Mi dispiace”. Oggi anche Lui conosce Pinotto, il mio Pinotto.

Direte ma non è un tuo parente, un fratello, un amico, non lo conoscevi. È qui l’errore. Pino era ed è uno di famiglia, è entrato nella mia vita, è stata la colonna sonora dei miei giorni migliori e peggiori, mi ha accompagnato, mi ha tenuto compagnia.

Mi sembra di esser tornato indietro nel tempo. Avevo venti anni, una Vespa Special e tanta voglia di vivere. Paola, oggi mia moglie, era andata a studiare da Claudia, una sua amica, era il lontano 1994. Ricordo ancora il suo viso, una smorfia di tristezza e dolcezza, poi stesse parole. “Tonì è morto Massimo Troisi”. Stessa sensazione oggi come allora.

Scende il silenzio oggi come allora.

Che Dio ti benedica…Non mi resta che piangere!

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