Che vinca chi deve vincere

di Tonino Scala

Lo scorso 9 novembre  il mio fraterno amico Emilio Vittozzi ha firmato un pezzo di riflessioni dal titolo “Il mio Derby”, in cui si esprimeva così: “Io mi auguro, come sempre, di vincere: anche con un gol in fuorigioco e con la mano all’ultimo secondo del recupero, giocando male, con una buona dose di fortuna…”.
Comprendo le sue parole, gli auguro ogni bene anche calcistico, ma non il 4 gennaio. Lo  comprendo, da interista napoletano non può che attendere quella partita e sperare in una vittoria. Per me non esistono derby, anzi pensandoci uno c’è ed è quello con l’altra squadra del cuore: la Juve Stabia. Chi mi conosce sa che sono bigamo. Il mio cuore calcistico si divide in due. Metà è azzurro, l’altra giallo e blu.
Quanto alla partita del quattro gennaio da scaramantico, da uomo che ritiene la scaramanzia una scienza esatta, non mi pronuncio.
Da troppi anni sembra sempre l’anno del Napoli e poi tutti sanno come va a finire.
Sono preoccupato delle ultime partite amichevoli in campo internazionale, un po’ di lamentatio non fa mai male.
Mi auguro che non ci sia calo fisico, limite degli ultimi anni e… Che vinca chi deve vincere 😉
Ad Emilio ogni bene, è più di un fratello per me. Gli voglio un bene dell’anima. A lui tanti momenti di gioia da parte della sua squadra del cuore e non solo. Tante gioie tranne due volte l’anno 😉

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