La politica del gambero che non aiuta: serve coraggio!

Un passo avanti e due indietro. Questa modo di agire non ci fa fare passi in avanti e non da prospettive per una nuova politica ad un paese che ha bisogno di cambiamenti epocali e radicali. Il mio Vendola e Bersani oggi ritornano sulle dichiarazioni e sui titoloni di ieri con se e con ma. Un passo avanti diciamo così! Un lume di ragione viste le numerose proteste dei militanti sui social network e sul sito di Sel. Un fatto positivo quando un leader ascolta la base. Un leader è leader se ascolta, se sa ascoltare se vuole ascoltare. Non vi nascondo che le dichiarazioni di qualche dirigente che pur di difendere giustificano tutto, un po’ mi rattristano. Come si fa a condividere alcune posizioni che nulla hanno a che vedere con la nostra politica, iniziano a dire “non avete capito” “è stato frainteso” “voleva dire altro” oppure peggio ancora “è la stampa” mi sanno di già visto e di già detto!!! Bene la carta programmatica, bene l’accordo con il Pd, un accordo su punti programmatici alla luce del sole, bene la candidatura di Nichi alle primarie, bene anche le ultime dichiarazioni sull’Udc e non vi nascondo che mi fanno piacere anche quelle dell’UDC!!! Adesso serve uno sforzo per recuperare un rapporto con l’IDV. Non si può ripetere l’errore commesso da Veltroni o consegnare a Di Pietro il pan per focaccia visto ciò che è accaduto 5 anni fa quando l’ex Pm lasciò Sinistra Arcobaleno fuori dallo schieramento. Ricordo ancora le parole di Di Pietro: mai con la sinistra radicale. Poi la storia cambia e si diventa radicali!!! Non c’è autosufficienza. Serve anche un riconoscimento a quel partito che attraverso i suoi parlamentari ha sopperito alla mancanza della sinistra nelle aule rappresentando questo mondo! Serve altro linguaggio? Vero. Ma serve anche e soprattutto un’altra politica, un altro modo di fare politica. C’è ancora troppo ambiguità su Monti, sul governo Monti. Questo non aiuta a cambiare il paese. L’Italia necessita di una virata sulle scelte politiche sociali ed economiche, per non parlare del lavoro e della cd riforma. Il rigore non basta qui o si fa la crescita o si muore. Oggi più che mai serve un intervento pubblico nell’economia del paese. Servono si più diritti civili questo è un atto di civiltà, ma serve anche più stato sociale, più scuola, più cultura, più sanità. Tutto ciò sarà possibile solo ed esclusivamente con un paese in crescita non alle prese con il solo debito pubblico. Il debito può diminuire solo con la crescita. Crescita oggi può esserci solo con la presenza dello stato. Gli unici paesi in crescita in questo momento nel mondo sono quelli che hanno questo tipo di economia. È su questo punto che bisogna chiedere la convergenza alle forze che voglio esserci che vogliono accettare la sfida. È su questi punti che va fatto un patto anche con Idv. Nichi caro possiamo farcela, può farcela il paese, può farcela da sinistra. Serve solo coraggio: il nostro!

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