Addio Bocce

Con il Kindle sto scoprendo un bel po’ di libri che mai e poi mai avrei letto. Addio Bocce è uno di questi. Bello, accattivante come tutti i racconti e i romanzi di Andrea Vitali. Il doppio senso sulle bocce poi…conoscendo la storia si direbbe scontato, ma Vitali con dolcezza, ironia e pochezza da parte del genere umano ti porta ad un finale che mai e poi mai ti saresti aspettato. Mi piacciono le arie che il medico di Bellano riesce ogni volta a creare. L’atmosfera è sempre la stessa ma ogni volta c’è un particolare che ti fa amare non solo i personaggi, ma i luoghi. Bravo come sempre. Addio Bocce è la storia di Arabino Scisté, un uomo che nella vita ha un unico obiettivo: farsi apprezzare dagli altri.  Cosa complicata visto il soggetto dipendente del comune di Bellano, più che dipendente scrivano aggiunto. Poi un giorno una richiesta quella di dirigere  la Società Sportiva Bocciofila Bellanese: l’occasione del riscatto servita su un piatto d’argento. Arabino ci si dedica con tutto sé stesso, vive ormai solo per la Bocciofila. E ottiene anche risultati. Su tutti, la creazione, nel 1954, della sezione Agonisti separata da quella degli Amatori. La Bocciofila miete successi ovunque e non sembra avere rivali, tranne uno, inaspettato e imprevedibile, che prende le forme incredibili della senatrice Merlin, colei che con la legge del 1958 decretò la chiusura delle case di tolleranza. Ma che c’entrano le signorine del casino di Lecco con le bocce di Bellano? Basta leggere il racconto lungo o romanzo breve per comprenderlo. Ps si scarica gratuitamente da Amazon. Buona lettura

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