‘Tutta colpa di Freud’ di Anna Brancati

 ‘Tutta colpa di Freud’. Diciamoci la verità, è per questo che l’abbiamo notato e scelto negli scaffali della libreria! Sfiori la copertina del romanzo di Paolo Genovese e speri di capire dove hai sbagliato e da dove puoi ripartire. “L’amore  è la malattia più diffusa al mondo”. Sembra essere un problema … e con tutti quelli che già abbiamo, se non riusciamo a risolverlo, cominciamo a sbarazzarcene. Quì dentro ce li trovi tutti i sintomi dell’amore.  Tachicardia, ansia,eccitazione, rabbia,sudorazione, tremore alle gambe .Ci trovi persino la ‘sindrome da crocerossina’ che fa tanto arroganza. Il  cinismo o ,come si dice, il  blocco senza raggiungere la ‘pace dei sensi’ …Ci trovi anche l’eterno “Peter Pan che esce con Campanellino” ,un uomo per lo più sposato e con trent’anni di vantaggio in materia sentimentale. Ci trovi la fidanzata quasi modello con un uomo straordinario che per provare ad essere eterosessuale costringe le sue pulsioni a tacere ma se una sventola l’ammicca ,la  fa sempre eccitare…Forse vi capitava quando giocavate con le bambole e invece di Ken facevate baciare Barbie bruna con Barbie bionda. Vi ricordate? Non so che sindrome è ma anche questo è amore  e se non hai questi sintomi ,allora sei uno di quelli che ‘risolve i problemi agli altri. Ma non i propri. I consigli che dai con te stesso non funzionano mai.’

Ad ogni modo ‘Tutta colpa di Freud’ ti spinge fuori casa a incontrare i personaggi del libro perché sai dove trovarli e qualche volta è anche davanti allo specchio! Ti renderesti conto che la maggior parte delle volte trovi scuse per non compromettere e per “preservare quegli equilibri” sudatissimi ,passando da una sofferenza a un’altra ,fatti di paure seppellite e riesumate a loro piacimento perché l’amore non ha sesso, non ha identità, non ha status e non ha età. Per fortuna è vero! Prendi e lasci, chiudi e apri ,è così che leggi ‘Tutta colpa di Freud’ perché in ogni passo che sottolinei con la matita c’è tutto il tempo per cancellare quello che dovresti per lasciar posto a qualcos’altro da fare .

Leggi e sei pieno di sorrisi come “chi non fa quello che il cuore gli suggerisce di fare, nonostante ne abbia la possibilità” e hai voglia a scegliere con il ‘lanternino’ sempre le stesse situazioni, sempre la stessa tipologia di persone ,magari di sesso o di identità sessuale diverse ma con frasi trite e ritrite e sempre le stesse conclusioni . Comunque, se riusciamo a ingannare gli altri o meno ,la realtà ci offre sempre lo stesso scenario: sono gli altri, o più genericamente “l’esterno” , a farci soffrire. Ma attenzione! Se non fosse così? Se le nostre intenzioni  e i nostri pensieri , pur essendo  invisibili a tutti, non siano  neutri  per quella meravigliosa, sconosciuta e imprevedibile legge di causalità ?…In effetti Freud  -se anche di Freud vogliamo parlare- intende con determinismo il  principio di  ogni effetto che ha una causa! Più semplice a farsi che a dirsi :bisognerebbe distogliere per un attimo la nostra attenzione sugli effetti che vogliamo, sui desideri altruisti/egoisti da appagare o sui sogni da realizzare e concentrarsi sulle cause da piazzare oggi! Ora! In questo istante ! Tutto il resto a seguire verrà solo a partire da dentro di noi! E se così non fosse sarebbe solamente ‘Tutta colpa di Freud’.

P.S. Credo che chi si ferma a guardare solo il film gode solo a metà!

Anna Brancati

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