Tonino Scala, ‘o masto…

di EMILIO VITTOZZI

Di lui ho letto “DisOnorevoli”, “Felicissime Condoglianze”, “Lo spicciafaccende”, “Napoli storie sbagliate”, “Sudditi”, “Ed è subito sera”, “Samir, il postino tunisino”, “ La valigia di cartone”, “Buona fine e… buon principio”, “Pastorale Vesuviana”, “Quaquaraquà”, “Un calcio d’amore”, scritti da solo; “Circumvesuviana – L’Oriente Express targato Napoli”, “Tra due giorni è già Natale”, “L’ultimo rigore”, “Sud – l’Italia che non c’è”, “La guerra della monnezza”, “E’ sempre la stessa storia”, “Ti Voglio Bene Berlinguer”, “AvoilaLeopolda AnoiilSocialForum”, con varie persone.
Con me ha firmato “Quella sporca dozzina”, con venti presentazioni un po’ dovunque, con un buon successo di vendita e di gradimento.
La copertina è del Maestro Valerio Iermano; la prefazione di don Tonino Palmese (Sacerdote Salesiano e Referente Regionale di Libera); le vignette di Paolo del Vaglio (Umorista grafico, collaboratore, fra l’altro, di RAI3 Campania e “Famiglia Cristiana”).
Parafrasando il celebre film “Quella sporca dozzina” con Lee Marvin e Charles Bronson, abbiamo pensato di mettere insieme una “stupenda dozzina” di Uomini e Donne che si sono “spremuti” per la Pace: Madre Teresa di Calcutta, don Tonino Bello, Nelson Mandela, Martin Luther King, Antonino Caponetto, Mons. Oscar Romero, don Helder Camara, Giorgio La Pira, Aldo Capitini, don Peppe Diana, John Lennon e Padre Alex Zanotelli (unico ancora in vita!).
Il libro, nonostante la data di uscita (gennaio 2012), è sempre di attualità perchè il tema “Pace” è di quelli sentiti: lo dimostra anche la sensibilità di chi organizza le presentazioni o di chi appoggia il libro.
Il Sindacato O.R.S.A.-T.P.L., per le feste natalizie del 2016, unitamente ad una penna ed un artistico portapenne in legno, come cadeau ai suoi Iscritti, ha donato ben 250 copie!
Un’Insegnate di Scuola Elementare, ai suoi alunni che si accingevano al loro Primo Incontro con Gesù Eucarestia, nel 2015, invece del solito “pensierino della Maestra”, ha donato loro una copia del libro personalizzata alunno per alunno!!
Ma, tornando a Tonino, più volte ha sostenuto che lui scrive per non… andare in analisi: ecco perché ha collaborato e collabora con molte testate giornalistiche, oltre ad aver pubblicato moltissimi libri, molti di più di quelli da me letti e sopracitati, alcuni dei quali sono diventati… film!!!

A Tonino Scala ho posto alcune domande:

– Quando trovi il tempo e l’ispirazione per scrivere?

– Scrivo la notte, soffro d’insonnia, mi piace “zappare” sulla tastiera quando tutti dormono. Riesco così a riconciliarmi con il mondo.
– Hai un preciso metodo di stesura per scrivere? Hai dei riti?

– Nessun rito, se non la voglia di costruire, intorno al territorio che è sempre protagonista dei miei libri, qualcosa di reale. Provo ad essere onesto. Non saprei scrivere qualcosa di non vero. I protagonisti dei miei libri sono inventati, ma veri… Ho bisogno di un medico dirai, forse sì, ma è così difficile spiegarlo, bisogna leggerli, comprenderli e mettersi al loro fianco. Umanità a gogò come la nostra Napoli.

– Ultimamente, correggimi se sbaglio, i Cantautori Italiani producono pochino e in maniera raramente originale, scrivendo però molti libri. Non è che…

–Maggià mettere ‘a scivere io una canzone?  L’aggia fatto durante ‘sto periodo: si possono vedere su Youtube…
Le canzoni del libro “Lo spicciafaccende” sono scritte dallo stesso protagonista, che tra le tante cose, per sbarcare il lunario, scrive anche canzoni neomelodiche, ma questa è un’altra storia.

– Che rapporto hai con la critica?

– Buono, nel senso che non mi prendo collera quando scrivono che un mio libro non gli è piaciuto; quando scrivi, quando produci un’opera dell’intelletto, non sempre riesci ad esternarla in modo comprensibile. La critica fa parte del gioco e scrivere è proprio un gran bel gioco.

Allora, carissimo Tonino, a me il tuo modo di scrivere piace, ed anche molto, per la verità!
Ti considero alla stregua del grandissimo Peppe Lanzetta, con meno parolacce e bestemmie però…
Non ricordo una sola riga di qualche tuo libro da me letto che non mi abbia colpito, affascinato, colpito.
Ognuno ha le sue preferenze: io amo l’Inter e tu, invece, il Napoli (e la Juve Stabia); io canto Battisti, i Nomadi, i cantautori italiani in genere e tu, invece, i neo-melodici; io leggo molto e tu, invece, pure…
Di tutti i tuoi libri letti io preferisco “Quaquaraquà”, il libro che ci ha fatto conoscere tramite Michele Vanacore e che ebbi l’onore, l’onere e il piacere di presentare a “Villa Savonarola” a Portici nel corso di un’affollatissima, vivace, coinvolgente serata.
A me piace come scrivono Peppe Lanzetta, Gaetano Amato, Pippo Zarrella, Maurizio de Giovanni e Tonino Scala; a te piace Tonino Scala?

 

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