Venerdì FIM, UILM, FISMIC e UGL lontano da Pomigliano e dai lavoratori in un albergo a 4 stelle per parlare di Fiat: una scelta a dir poco infelice!

Oggi più che mai il sindacato non deve scappare dai luoghi di lavoro. Non ritengo una scelta felice quella di tenere un’assemblea con i lavoratori della Fiat a 12 km dalla città di Pomigliano, una riunione per pochi eletti dove non sono stati invitati nemmeno tutti gli iscritti. Relegare la lotta a pochi è un modo  per non affrontare la lotta. FIM, UILM, FISMIC e  UGL che hanno organizzato questo incontro dovrebbero lavorare insieme alle altre sigle per tentare, dopo lo strappo, di unire le lotte dei lavoratori di uno stabilimento come quello di Pomigliano che è da considerarsi una vera e propria ricchezza per il territorio. La crisi che investe la Fiat, con il ridimensionamento del piano Fabbrica Italia e il crollo delle vendite di auto in Europa mettono sempre più in difficoltà l’azienda e il mondo del lavoro tutto. Bisogna oggi più che mai aprirsi e non trincerarsi in alberghi con pochi eletti. La vicenda riguarda tutti nessuno escluso è giunto il momento di lavorare insieme per capire come il sud, il mezzogiorno esca da questo empasse. Si è lasciata sola la FIOM ora si escludono lavoratori dalla discussione. Non è così che si  affrontano e si risolvono i problemi. Chiudersi, alla presenza di forze dell’ordine, in un fortino non serve soprattutto in questo momento.  Oggi più che mai serve sobrietà nei comportamenti e nelle azioni, bisogna aprire la discussione e fare fronte comune non è in un albergo a 4 stelle che si affrontano queste vicende. Non è la mia una visione vetero  stalinista è solo un appello al coinvolgimento di tutti, della città, del comprensorio. Possibile che in tutta Pomigliano non ci fosse una sala pubblica aperta alla città per discutere di questi temi? Mi auguro che prima o poi tutti comprendano ciò che sta accadendo nel nostro paese e si possa ritornare ad una unità sindacale e dei lavoratori  le divisione favoriscono solo chi vuol scappare dall’Italia in cerca di nuovi lidi.

 Tonino Scala responsabile enti locali Sel

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