La violenza è nemica della lotta

Non condivido ciò che dice, ciò che fa, i suoi modi, i suoi gesti e come sta amministrando la città, ma le risposte non possono e non devono essere quelle delle minacce di nessun tipo, figuriamoci di morte. Esprimo solidarietà al sindaco Bobbio per la lettera di intimidazione ricevuta nella giornata di ieri. Chi utilizza questi metodi balordi è contro la città. Una cosa è lo scontro politico, altra cosa sono le minacce di morte che rappresentano un gesto incivile ed ignobile. Un gesto da condannare senza se e senza ma. La lotta è dura e va fatta anche se  il clima è sempre più incandescente per vicende note a tutti, ma non è con questi gesti violenti e stupidi, da uommenicchi, che si affrontano e risolvono i problemi. La vertenza Castellammare rischia di precipitare in uno scontro sociale senza precedenti e le reazioni spropositate, come la lettere in questione, non aiutano a risolvere i problemi. Anzi rendono il clima ancor più cupo in una città che ha bisogno di luce. Le varie vicende rischiano di far piombare la città nel baratro mi auguro che trattasi di un gesto isolato. La politica tutta, il sindacato ed i lavoratori a mio avviso devono insieme provare ad uscire da questo empasse. La violenza, anche quella verbale e minatoria che si nasconde dietro una nota firmata in modo spregevole “Terme di Stabia”, è foriera di una contrapposizione sterile e puerile che non aiuta. La storia delle lotte dei lavoratori di questa città da sempre è andata in altre direzioni. Lo scontro è politico e va fatto con i mezzi della democrazia, a viso aperto. Le Terme come la Fincantieri, l’Avis sono patrimonio della città e non bisogna permettere a nessuno di nascondersi dietro una lettera anonima per ledere l’immagine di una lotta, quella per la nostra amata città, che non è violenta e non lo è mai stata. È una lotta per la sopravvivenza che andrebbe fatta insieme. Isoliamo i violenti, i folli e gli stolti mettendo al centro la città ed il suo futuro.

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4 Commenti

  1. Posso solo postare il comunicato che ha diramato il sindaco Bobbio:
    “È pervenuta, ieri mattina in Comune, una pesante lettera anonima contenente minacce di morte in perfetto stile mafioso rivolte alla mia persona, agli assessori e ai consiglieri comunali. La nota, in particolare, risulta essere sostanzialmente la trascrizione letterale di una parte della, purtroppo famosa, minaccia che il «papa» di Cosa nostra, al secolo il boss di mafia Michele Greco, rivolse dalla gabbia, nell’aula bunker dell’Ucciardone, contro il presidente e il collegio giudicante del maxiprocesso”. Lo denuncia il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.

    “La lettera, firmata «Terme di Stabia», giunge, peraltro, in un momento di gravissima tensione sociale legata proprio al purtroppo grave stato di disagio dei lavoratori termali. Chiarisco subito – ha continuato Bobbio – che è mia ferma convinzione
    che la genesi di questa lettera anonima è lontana un milione di chilometri dal contesto dei lavoratori delle Terme, che ovviamente sono del tutto estranei ad essa. La lettera è allarmante, tuttavia, non solo per il suo contenuto, ma anche perché sta a dimostrare che la tensione sociale, attualmente esistente all’interno delle Terme, è oggetto di una strumentalizzazione sulla pelle e contro gli interessi dei lavoratori da parte di ambienti camorristici. Ieri pomeriggio, mi sono recato a denunciare il fatto presso il locale commissariato della polizia di Stato. La vicenda della lettera anonima si lega, peraltro, ad alcuni allarmanti episodi che si stanno registrando a margine delle tensioni in ambito termale e che dovranno essere verificati dalle autorità competenti. Alcuni di questi episodi – ha concluso Bobbio – sono già a conoscenza delle forze di polizia”.

  2. Sì avevo letto, grazie.
    Vabbè mi consenta di riportare una battuta da Spinoza. Bobbio non dovrebbe preoccuparsi grazie al governo amico
    Tagli all’antimafia: azzerata la squadra di Palermo per inserire uomini di minore esperienza. Se Cosa nostra è sportiva, schiererà la primavera

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