Insalata di limoni marzaioli: un piatto da fiaba, da “Itinerari da fiaba”

di Tonino Scala

La mia isola ha straducce solitarie chiuse fra muri antichi, oltre i quali si stendono frutteti e vigneti che sembrano giardini imperiali.

Ha varie spiagge dalla sabbia chiara e delicata, e altre rive più piccole, coperte di ciottoli e conchiglie, e nascoste fra grandi scogliere.

Fra quelle rocce torreggianti, che sovrastano l’acqua, fanno il nido i gabbiani e le tortore selvatiche, di cui, specialmente al mattino presto, s’odono le voci, ora lamentose, ora allegre.

Là, nei giorni quieti, il mare è tenero e fresco, e si posa sulla riva come una rugiada.

Ah, io non chiederei d’essere un gabbiano, né un delfino; mi accontenterei d’essere uno scorfano, ch’è il pesce più brutto del mare, pur di trovarmi laggiù, a scherzare in quell’acqua.

Elsa Morante nel suo bel romanzo, ci presenta così Procida, “L’isola di Arturo“.

È qui tra i vicoli con lo sguardo sul mare azzurro e limpido, dalle terrazze abbarbicate sulle rupe scoscese, che è possibile ammirare il limone marzaiolo: Giallo e grande dalle foglie verdi, con poco succo e dal sapore intenso e delicato. Detto anche limone di pane viene definito marzaiolo perché vengono raccolti nel mese di marzo, è questo il periodo dell’anno in cui raggiungono il massimo della loro maturazione.

Il testimonial ufficiale di questo giallo frutto di una terra incantata è Leonardo Costagliola, assessore al Comune, sommelier Ais, amante impenitente della sua Procida.

L’ho conosciuto durante la presentazione  progetto ”Itinerari da Fiaba” presentato nell’aula consiliare del comune isolano Capitale per la cultura 2022, dei comuni di dei comuni di Bracigliano, Montoro, Solofra, Contrada e Calvanico, un viaggio sinergico di cinque comuni attraverso la cultura, la tradizione, la cucina, i sentieri naturalistici intorno alle fiabe di Giambattista Basile che nel milleeseicento soggiornò in queste terre ricche di storia e di storie.

Ci ha presentato la sua insalata speciale di limoni su un letto di pizza preparata dai pizzaioli procidani dell’Associazione pizzaioli napoletani con la farina Caputo.

Lo ha fatto con una variante. Di solito utilizza l’aglio fresco, ma essendo uno scambio culturale gastronomico ha ben pensato di utilizzare il cipollotto fresco e allora…Succede un fatto, bello, gustoso, affascinante, da fiaba insomma. Il limone marzaiolo di Procida fa l’amore unito al cipollotto, l’olio Evo, il peperoncino e la mentuccia grazie a Leonardo Costagliola l’assessore al turismo di Procida, diventando un’insalata delicata e deliziosa leggermente piccante che su una focaccia fatta con l’impasto della pizza diventa inebriante. Polifenoli a go go che esplodono e rinfrescano l’animo cupo di giorni freddi non solo per il clima, ma per i venti che arrivano dall’est.

L’Itinerario da fiaba gastronomico culturale non finisce qui, ne vedremo delle belle.

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