Incontri a Berlino su mafia e politica

Incontri a Berlino su mafia e politica

Di Lucia Sorrentino

Apparso su Lavori in corso – Numero 275 – 26 aprile 2012

 

Un resoconto delle recenti attività svolte a Berlino e promosse da vari organismi, tra i quali l’Associazione culturale Punto Rosso. Un’esperienza significativa e molto apprezzata, foriera di importanti sviluppi nella cooperazione necessaria politica e culturale tra organismi dei vari paesi europei.

Bilancio decisamente positivo quello delle iniziative promosse a Berlino dalla sottoscritta in collaborazione con Punto Rosso e la Libreria Les Mots e altre associazioni, enti e forze politiche berlinesi. L’idea di discutere di “Mafia e politica in Italia” a Berlino è nata dal convegno tenuto a Milano il 16 dicembre scorso presso la Libreria Les Mots, promosso da Punto Rosso dove insieme a Tonino Scala politico e scrittore napoletano, esperto di mafie per aver ricoperto nel 2005 il ruolo di presidente della commissione campana anticamorra e ad altri soggetti politici si è ampiamente discusso di mafie che da fenomeno localistico sono diventate uno deiprincipali agenti della globalizzazione. In Italia, come sappiamo la piazza economica per eccellenza è Milano e l’economia milanese è fortemente intrecciata alle mafie. In Europa l’economia trainante è quella tedesca e le attività economiche delle mafie investono in maniera netta la Germania. I contatti che abbiamo preso con i rappresentanti delle associazioni con cui abbiamo costruito le iniziative, come Bianca di “Mafia? Nein Danke!” e Rosario Musillami della Associazione Curzio Malaparte e poi con Maurizio docente del Liceo italotedesco, con Michael Ruhnke, direttore della Biblioteca Comunale di Berlino-Steglitz, con Catia di Mondolibro, la libreria italiana di Berlino, sono stati molto produttivi e ci hanno dato da subito la misura di quanto il tema delle mafie fosse di grande interesse, sia per gli italiani che vivono a Berlino sia per gli stessi tedeschi. Il primo incontro si è svolto sabato 14 aprile presso l’Osteria Uno, un popolare ristorante situato nella zona di Kreuzberg gestito da Fabio Agilè, uno dei primi ristoratori italiani che ha aderito all’iniziativa promossa da “Mafia? Nein Danke!” di denuncia alla polizia dei tentativi di estorsione e di non assumere nessuno che sia in contato con ambienti mafiosi. Il luogo adatto quindi, per discutere di mafia e politica in Italia prendendo spunto dalla presentazione dell’ultimo libro di Tonino Scala “Disonorevoli politica e camorra: matrimonio all’italiana”. Oltre a “Mafia? Nein Danke!”, rappresentata dallo stesso Fabio Angilè e da Bianca Negri, sono intervenuti Edoardo Arengi, coordinatore di Idv (Italia dei Valori) di Berlino e Luigi Giustozzi esponente del PD berlinese che ha letto una lettera di saluti di Laura Garavini parlamentare PD e fondatrice di Mafia? Nein Danke! Il dibattito che è seguito all’introduzione, a cura della sottoscritta, è stato interessante e ha offerto importanti spunti di confronto tra la situazione italiana e quella berlinese “A Berlino c’è la mafia, ma quando sosteniamo questo ci prendono per visionari” sono le parole di Bianca Negri “infatti è difficile far capire ai tedeschi cos’è realmente il fenomeno mafia, il fenomeno camorra”.

Il secondo incontro si è tenuto nel Liceo Albert Einstein di Berlino, ospiti in una classe di Maurizio Gatto, un docente napoletano che da qualche anno ha deciso di continuare la sua esperienza di insegnamento nella capitale tedesca. Maurizio, approfittando del tema che stava svolgendo nel semestre riguardante l’identità italiana, ha accolto con piacere la mia proposta di un incontro-conferenza nella sua classe. Anche qui lo spunto per discutere con gli studenti di Italia, di identità nazionale e di mafia è arrivato dal libro di Tonino Scala. Il dibattito che è seguito è stato molto interessante e siamo rimasti piacevolmente sorpresi dal livello di conoscenza dei problemi del nostro paese e dallo spirito critico esibito. Nella stessa giornata siamo stati ospiti della Biblioteca di Berlino-Steglitz: una mega struttura ultramoderna collocata all’ultimo piano di un centro commerciale, super attrezzata e con una perfetta organizzazione “tedesca”. Infatti tutto il pubblico pre-sente si era prenotato nei giorni precedenti e chi è arrivato senza prenotazione e con qualche minuto di ritardo ha trovato la porta chiusa, anche perché la sala era assolutamente piena. Il direttore della Stadtbibliothek di Steglitz, Michael Ruhnke, ha presentato al pubblico l’iniziativa e ha ringraziato la sottoscritta e l’associazione Punto Rosso per la collaborazione, poi Maurizio Gatto, moderatore dell’incontro,ha introdotto i lavori, mentre gli interventi mio di presentazione delle attività di Punto Rosso e di Tonino Scala sono stati tradotti in simultanea da Andreas Rauher, un tedesco di Dresda che vive a Berlino dalla caduta del muro e che parla un italiano quasi perfetto in quanto ha vissuto a Roma per qualche anno e ama moltissimo il nostro paese. Grande attenzione da parte del pubblico, conoscenza dell’argomento, proposte, soluzioni possibili. Tante le domande, immancabili quelle su Berlusconi e su come abbia fatto un paese come l’Italia a votarlo per molti anni. Tante le curiosità sul fenomeno che desta attenzione, ma anche stupore in una parte del pubblico che non riusciva a spiegarsi come mai da più di un secolo in Italia non si è riuscito a sconfiggere la mafia. L’ultimo appuntamento si è tenuto martedì 17 aprile presso Mondolibro, la libreria italiana di Berlino, una struttura polivalente che ospita presentazioni di libri, piccoli spettacoli musicali e teatrali, laboratori per bambini. Insomma un vero e proprio luogo di incontro e di riferimento per gli italiani a Berlino. Tra il pubblico italiano giovani universitari, docenti, musicisti, tutti uniti dallo stesso spirito critico nei confronti del nostro paese e decisi a rimanere a Berlino almeno fino a quando continuerà ad esercitare su schiere di giovani, di ricercatori, di professionisti il fascino di una città libera, in continuo movimento e sicuramente molto più accogliente della realtà italiana.

Una città destinata a essere la capitale europea della cultura e che attualmente attrae molti giovani italiani in cerca di lavoro, in cerca di uno sbocco nella vita.

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