IL PAESAGGIO NON E’ UN CONDONO

”Il Disegno di Legge sul Piano Paesaggistico Regionale, e’ figlio di un diffuso vizio che sta caratterizzando la Giunta regionale del Presidente Caldoro: arrogarsi prerogative e poteri che non le appartengono. In questi giorni, nel nostro Paese, piangiamo le vittime di chi probabilmente non aveva tenuto in considerazione l’importanza strategica di politiche adeguate per il governo del territorio”. Lo sottolineano i consiglieri regionali e i dirgenti politici del Psi(Marco Di Lello, Fausto Corace) e di Sel (Tonino Scala, Salvatore Vozza, Arturo Scotto) che oggi hanno tenuto una conferenza stampa a Napoli. ”Tornando a noi, il tutto sembra risolversi in una politica dei ‘nuovi condoni’ proponendo alle lobbies amiche illusorie cancellazioni di vincoli e rigori normativi per nuovi consensi elettorali. Appare dunque evidente la volonta’ di esautorare i nostri Comuni di buona parte dei loro poteri nella programmazione e pianificazione territoriale, facendo venire meno il cardine normativo su dimensionamento delle attivita’ produttive e delle strutture turistiche, consentendo, cosi’, di sacrificare le aree

verdi pubbliche a favore di un’espansione indiscriminata del cemento. Un ragionevole dubbio – e’ stato spiegato – porta a chiedersi quale speculatore amico sara’ beneficiario di quanto si vuole predisporre, in considerazione che le sanzioni non vengono previste: e’ presente solo un generico rimando ad ulteriori ed indefiniti provvedimenti successivi”. ”Scelte scellerate che incideranno negativamente sulla gia’ precaria tutela e salvaguardia del nostro territorio, minando anche quei principi di legalita’ che hanno garantito la sopravvivenza di modelli virtuosi del paesaggio campano. Vogliamo essere promotori di iniziative fuori dalle sedi istituzionali, andando a confrontarci con le nostre Comunita’ Locali: il PPR, e’ uno strumento di governo del territorio, finalizzato ad azzerare il divario fra ideali piani astratti e qualita’ reale dell’urbanizzazione, al fine di evitare intrecci affaristici che, invece, si vogliono agevolare. Il momento e’ decisivo, bisogna cogliere l’insegnamento dei tanti disastri naturali passati per porre freno allo scempio perpetrato negli anni scorsi”, conclude la nota dei due gruppi politici.

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