FESTA DELLA DONNA 2014? OLTRE…

Giallo, tanto giallo.E’ il colore dell’8 Marzo. Festa della Donna. Festa? Ma se è nata per commemorare il barbaro omicidio di 129 Lavoratrici morte arse in fabbrica chiusa dall’esterno dal padrone (8 Marzo 1908)? No, non è una fiction di Mamma Rai o di Mediaset. E’ la verità. L’8 Marzo non si festeggiano le Donne, si commemorano quelle uccise dal padrone. Ed io potrei aggiungere anche quelle uccise da mariti, fidanzati, compagni, amanti, padri, fratelli, zii che credono che quella Donna sia di loro proprietà. E che possono farne ciò che vogliono. Anche violentarle, sfregiarle, ammazzarle!
A Napoli, nella suggestiva Piazza San Domenico Maggiore, proprio l’8 Marzo, “Amnesty International” ha organizzato un gazebo per raccogliere firme da apporre ad una petizione popolare contro la violenza sulle Donne. Una firma, un origami colorato da consegnare al Parlamento Italiano il 25 Novembre prossimo.
Proprio nella piazza in cui c’è Palazzo di Sangro, in cui si consumò uno dei più atroci femminicidi della storia: Maria d’Avalos, Moglie di Carlo Gesualdo, rea di essere innamorata del giovane Fabrizio Carafa, uccisa insieme al suo amato, e trascinata con lui per tutte le scale dell’edificio e lasciata alla mercè degli sguardi di tutti in piazza.
Forse, calcolando che il Marito non fu mai condannato!, mai location napoletana era più adeguata alla petizione popolare.
Che io ho firmato, insieme a tante Donne e tanti Uomini nel corso della giornata.
Un consiglio a tutti i Lettori e Lettrici: se, nei prossimi giorni, vedete un gazebo di “Amnesty International”, avvicinateVi senza indugio alcuno e firmate la petizione!

EMILIO VITTOZZI

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3 Commenti

  1. * La Testimonial con la sciarpa gialla, con in mano il suo origami giallo, a fianco di due Militanti di “Amnesty International” – Sezione di Napoli, è l’immagine più chiara, più determinata, più collegabile a quanto da me scritto: tante Donne e tanti Uomini (come chi scrive) hanno sottoscritto la petizione popolare contro la violenza sulle Donne.
    Con un sorriso per la Stampa ma con tanta presa di coscienza sull’argomento…

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