COME SI DISTRUGGE LA PACE?

 

La Pace è a pezzi.
Molti, moltissimi fanno finta di nulla ma è così: in Italia, nel 2022, sono stati 31 i miliardi di € per spese militari! Ovverossia ben 84,7 milioni di € al giorno per 366 giorni…
Tante sono le banche che finanziano questo mercato fra cui la Deutsche Bank SPA, l’Intesa San Paolo SPA, la FINECOBANK SPA, anche se sono molto di più (https://www.banchearmate.org/).
Perché tutto questo? Si parla delle guerre Ucraina-Russia, Israele-Palestina, Afghanistan ma i conflitti nel mondo sono ben 170, fra cui Libano, Siria, Iraq, Taiwan, India, Pakistan.
Ad ascoltare il radiogiornale, a vedere il telegiornale c’è da rabbrividire: si parla di morti con una semplicità senza eguali, siano essi uomini o donne, vecchi o bambini…
Diciamolo la verità: ci stiamo abituando, se non ci siamo abituati già, alle bombe su Gaza, allo sterminio dei Palestinesi da parte di Israele, agli “Squadroni della morte” in Brasile, agli stermini dei narcotrafficanti.

Così, molto spesso, mi ritrovo a recitare la “Preghiera per la Pace” di Giovanni Paolo II

O Creatore della natura e dell’uomo,
della verità e della bellezza,
ascolta la mia voce,
perché è quella di tutti i bambini che soffrono
e soffriranno fin quando la gente
riporrà fiducia nelle armi.

Ascolta la mia voce,
perché ti parlo con tutte le moltitudini
che, in tutti i Paesi e in tutti i tempi della storia,
non vogliono la guerra e sono pronte
a percorrere la strada della pace.

Ascolta la mia voce
O Dio, ascolta la mia voce
e concedi al mondo la tua pace.

Amen.

– Preghiera che ha unito ad Assisi il 27 ottobre 1986 Cattolici, Cristiani, Musulmani, Ebrei, Buddisti, Shintoisti, Animisti, Amerindi, Janisti –

Ma siamo disposti ad impegnarci a fare della Pace lo scopo centrale della nostra azione?
Ma siamo disposti ad impegnarci a costruire la Pace nelle nostre famiglie, nel nostro mondo lavorativo, nelle nostre città?
Ma siamo disposti ad impegnarci a superare l’ingiustizia con la giustizia, l’odio con l’amore, il risentimento con il perdono, la violenza con la mitezza, la divisione con l’unità?
Ma siamo disposti a ragionare con il “Noi” e non con l’”Io”?
Ma siamo disposti a lottare per un mondo migliore, senza se e senza ma, dove il giovane non sia paragonato a dei “rompiscatole”, l’anziano non equiparato a “pesi inutili”, la donna non più “oggetto sessuale”?

EMILIO VITTOZZI

Share this nice post:

Be the first to comment

Leave a Reply

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*