Disegniamo la pace

di Tonino Scala

 

– Posso farti un regalo?
Mi dice una bimba oggi dopo una lezione.
– Certo.
Dico.
– Che bello. Che animale è?
– Non lo so.
Risponde.
– Come non lo so?
– E… Non lo so, è il mio contributo per la pace.
Saggia lei. Più di noi che proviamo a giustificare anche le cose peggiori.
Poi mi chiede di avvicinarmi.
Lo faccio.
– Nell’altra classe…
Dice a bassa voce
– …ci sono due gemellini che vengono dalla guerra. Sono qui con la mamma. Il papà è rimasto lì… A combattere.
Poi si ferma, mi guarda. Ha gli occhi lucidi.
– Non voglio che il mio papà faccia la guerra.
La guardo.
Non so che dire.
Le metto la mano sulla testa.
– Non la farà tranquilla. Tu disegna la pace, insegna agli altri bimbi e a noi adulti che la pace, il faticoso percorso per costruire la pace, è l’unica cosa che può evitare la guerra, le guerre.
Lei fa un cenno con la testa come a dire sì.
– Farò altri disegni allora. Altri animali di pace.
Brava. Non è importante sapere che animale è, l’importante è provare a fare qualcosa.
Anche disegnare se si è bambini per fissare e non dimenticare mai, fino alla fine dei nostri giorni, che la pace va costruita anche con piccoli gesti, perché la guerra è sempre sbagliata.
Piccoli costruttori e disegnatori di pace crescono.
Buona giornata.

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