Controesitazione

 

di Emilio Vittozzi

STEFANO GRAZIUSO
“Controesitazione”
Settembre 2022
Dialoghi
€ 14,00

Il mio Collega Giovanni Graziuso, il giorno dopo la riuscitissima presentazione del libro “Uno” di Franco Aliberti
nella sede del Cral Circumvesuviana di Napoli Porta Nolana, mi porge un libro, con fare impacciato, quasi timido, e mi
dice: “E’ di mio figlio Stefano! Leggilo, e se lo ritieni valido, “presentiamolo” al Cral Circumvesuviana…”.
Così mi immergo nella lettura di questo libro di 129 pagine, uscito a settembre scorso, scritto da Stefano, trentenne
di Castellammare di Stabia, amante dello sport al punto da essersi aggiudicato ben 4 titoli italiani di canottaggio!
Dopo essersi laureato all’Università “La Sapienza” di Roma in Scienze Infermieristiche, oggi è un Infermiere
della Marina Militare.
Questa sua prima opera libraria è godibilissima, leggibile, scorrevole: tutto si basa sulle vicende di alcuni amici
riunitisi in una sorta di club dove potersi confrontare su tutto e su tutti.
Una specie de la “Setta dei Poeti Estinti” del film “L’attimo fuggente”…
I ragazzi arredano una mansarda fuori città con i libri più interessanti, una scacchiera, una tv e, soprattutto, un
tavolino con sopra un grosso diario sempre alla loro portata, sul quale trascrivono le impressioni, gli scherzi, i
sentimenti che li animano, cercando di trovare un parallelismo tra le loro esperienze e il pensiero dei grandi autori, Oscar Wilde sopra tutti.
Numerose le citazioni di pezzi musicali che hanno scandito la vita dei ragazzi, in particolar modo quelli d’Oltralpe,
anche se non manca “Vita spericolata” di Vasco Rossi…
Andrea, Giorgio, Maicol e Mauro sono il quartetto di base, attorno al quale girano Chiara, Carmine, Enrico, Giovanni,
Giulia, Laura, Titti, Valeria, Federica, Angela, Annalisa, Gaia, Alessio, Lara, Caterina, Giorgia, Marta, Claudia,
Carla, Corinne, Elisabeth, Stefanie…
Il tempo scorre, inesorabile, e i nostri passano dalle aule delle scuole medie superiori a quelle universitarie, per
approdare, infine, nel mondo del lavoro: in questa crescita, ci si perde, a volte totalmente, a volte in parte.
I rapporti seri, forti, sinceri resistono all’usura del tempo, alle nuove situazioni ambientali; gli altri no!
Il finale è autenticamente una sorpresa che coglie il lettore impreparato…

EMILIO VITTOZZI

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