Romeo e Giulietta si fidanzarono dal basso

di EMILIO VITTOZZI

“Romeo e Giulietta si fidanzarono dal basso”
a cura di Marcello D’Orta

Una volta in televisione, quella in bianco e nero, degli anni 70, andava di moda il Maestro Alberto Manzi, diventato famoso all’Italia intera perché, con parole semplici e comprensibili, spiegava la Lingua Italiana in un Paese ancora semi-analfabeta. La sua trasmissione “Non è mai troppo tardi” divenne un vero e proprio “cult” di quegli anni.
Poi, tempo dopo, il napoletano Marcello D’Orta è diventato il Maestro più famoso d’Italia per aver raccolto, negli anni del suo insegnamento, i temi più divertenti dei suoi alunni: “Io speriamo che me la cavo” ha venduto ben oltre un milione di copie! Dal libro è stato tratto un film con Paolo Villaggio, nella parte del simpaticissimo ed umano Maestro Marco Tullio Sperelli.
Poi D’Orta ha fatto il bis con “Dio ci ha creato gratis”, libro imperniato sui temi di religione.
E poi è uscito anche “Romeo e Giulietta si fidanzarono dal basso”, basato sui temi di amore e sesso dei bambini napoletani.
L’Autore, scomparso nel 2013 per un tumore, ha firmato tanti altri libri ma, indubbiamente, questi tre testè citati sono quelli che hanno realmente… “spaccato” il Mondo dell’Editoria Italiana.
Causa Corona-virus, molti Italiani hanno incominciato, o ricominciato, a leggere libri, vecchi e nuovi, comprati o avuti in prestito, perché, a volte, la televisione è veramente inguardabile…
Un bel libro, un divano, una poltrona e, oplà, la serata si chiude piacevolmente.
Io che leggo un libro ogni 4-5 giorni, mi sono ritrovato in mano quest’ennesima fatica dell’indimenticato Maestro D’Orta che per realizzarlo ha svolto una sua personale inchiesta tra i ragazzini della periferia napoletana nel 1993 onde raccogliere impressioni e commenti dalla loro viva voce sull’argomento.
Il finale è una lettura divertente ma che fa anche meditare un po’ sull’ignoranza, sulla disinformazione, sui danni combinati dai giornali ma, soprattutto, dalla televisione.
E proprio in questi giorni, su Facebook, circola un articolato “Atto d’Accusa” contro Mara Venier, Barbara d’Urso, Maria de Filippi & Company per aver creato dei “cretini”, imbambolatisi dinnanzi la televisione per le loro amene trasmissioni…

 

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