RIFLESSIONI DOMENICALI

E’ domenica. Giornata uggiosa per dirla alla Lucio Battisti. Piove, tira vento, fa freschetto ma, comunque, è dicembre… Oggi è San Nicola. La mia azienda mi ha imposto di stare a casa mia perché han deciso che i treni oggi non debbano camminare… E chi se ne fotte del Covid 19 se, poi, i viaggiatori si accalcano su treni, autobus, filobus di altre aziende… Invece di incrementare le corse su tutte le tratte, qua si chiude… Mah! Io mi adeguo ma non capisco come direbbe Maurizio Ferrini. Telefono ad amici e parenti con la viva speranza che tutti stiano bene. Si perché, varie volte, ho telefonato a persone che erano ricoverate in ospedale o ne erano appena uscite… Poi se pensi a colleghi e conoscenti che non ci sono più per ‘sto virus…
Dopo varie telefonate per dire “Ciao, come stai?”, mi dedico alla lettura di “Eutanasia della Sinistra” di Riccardo Barenghi (Fazi Editore).
L’Autore è editorialista per “La Stampa” dove pubblica i suoi ironici corsivi sui fatti del giorno con lo pseudonimo di “jena” (no, la nota trasmissione di Italia 1 non c’entra!). Il libro è bello, molto, ma mi intristisce perché la Sinistra… non c’è più!
E penso alle piazze gremite, oceaniche, piene di passione, di entusiasmo, di energia che si riempivano per Enrico Berlinguer (Piazza Plebiscito con Maurizio Valenzi o la Mostra d’Oltremare con Antonio Bassolino). Ma che fine hanno fatto tutte quelle persone, uomini e donne, giovani ed anziani, di ogni estrazione sociale che, sventolando bandiere rosse, urlavano “Enrico! Enrico!”?
Ma che fine hanno fatto tutte quelle persone che sono accorse, con le lacrime agli occhi, ai funerali di Enrico Berlinguer?
Ma come è che dopo i vari Nenni, Pertini, Berlinguer, Amendola, Pajetta, Napolitano, Cossutta, Foa, Capanna, Lama ora i leader si chiamano Renzi, Zingaretti, Veltroni, Orfini, Martina, Letta, Guerini, Orlando, Gentiloni, Rosato?
Solo Vasco Rossi, Ligabue, Eros Ramazzotti, i Pooh potrebbero riempire quelle piazze…
Una volta c’era l’autorevolezza del ruolo, oggi c’è il vuoto più totale… Il Partito era presente in ogni quartiere, su ogni problematica, pronto a mobilitarsi per battaglie antifasciste… Oggi, forse, solo il 25 aprile è ancora una data che attira gente in piazza; certamente non il 1° maggio, visto l’assenza del lavoro, visto l’assenza del Partito nei luoghi di lavoro!
Si, questo gran bel libro non era adatto ad una domenica uggiosa come questa…

EMILIO VITTOZZI

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