Pastorale Vesuviana un libro tosto

di Paola Carretta

6 dicembre 2019 Ass. “VENTI di SPERANZA onlus

Presentazione di Paola Carretta responsabile dello Spazio Lettura dell’associazione.

Il libro che presentiamo stasera è un libro “tosto”, mi permetto di dire: come il suo autore. Io non lo avevo conosciuto prima di leggere il suo libro,se non attraverso le parole di Daniela, ma da qualche notizia appresa e dal suo blog mi sono fatta questa idea, che Tonino Scala è una persona forte, impegnata e coraggiosa, quindi l’aggettivo “tosto” gli calza a pennello.

Anche i personaggi del suo romanzo sono dei duri, ognuno a suo modo, determinati a risolvere i problemi che gli si presentano, problemi della vita che vivono perché figli di una terra desolata, martoriata e resa ancora più difficile dall’assenza dello Stato. Alcuni dei suoi personaggi da comuni diventano eroi di una terra che non è solo la sua Castellammare, ma l’intera area vesuviana. Si fanno tante domande questi piccoli grandi eroi, ma non trovano risposte se non nella loro stessa rassegnazione, nel lasciare la loro terra o anche nel rimanervi, ma senza speranza di poter cambiare qualcosa, o, peggio,alcuni di loro convinti che la strada della violenza e della sopraffazione sia l’unica percorribile. La speranza o la mancanza di speranza può essere considerato il filo rosso che lega le storie dolorose di questi personaggi: dall’operaio di Fincantieri Mimmo che trova un po’ di coraggio nella eclatante improvvisata processione di San Catello fin dentro il cantiere , che sembra riaccendere i riflettori sulla crisi del colosso stabiese; a Tonino che insieme ad altri abbandona Torre Annunziata sulla Freccia del Sud, il treno che si porta via affetti e sottrae cervelli alla terra in cui sono nati,a Dolceremì una ragazza triste,ridotta con la violenza ad oggetto e non più soggetto della sua desolata vita, e il viaggio “al contrario” di due ragazzi stranieri che fuggono dalla loro terra dove invece della libertà e dei diritti hanno trovato lo sfruttamento dei caporali… Strappa anche un sorriso la diatriba di Saverio con i colleghi più giovani della sezione di Sinistra Ecologia e Libertà, che si ritrova una gallina come pagamento della tessera associativa di un compagno contadino, che non possiede evidentemente altro. Per Saverio questo è un sintomo forte da non sottovalutare ,tanto da far diventare la discussione su una gallina una questione di “Stato”. Ce ne sono altri di personaggi, da citare e su cui riflettere, ma questo magari potrà essere oggetto della conversazione che seguirà. Di certo l’autore ci aiuterà a cogliere meglio di me tante sfumature, o ci indicherà qualche storia che gli sta particolarmente a cuore.

Vi confesso che il libro l’ho letto tutto d’un fiato, e mi ha suscitato grande amarezza soprattutto in alcuni passaggi molto duri , che fanno male al cuore. Mi è piaciuto molto il riferimento che Scala fa all’amore di Catullo per Lesbia, al morboso rapporto di odio e amore del poeta, paragonandolo al rapporto di amore/odio che egli ha con la sua terra. Interessante la scelta di anteporre ad ogni capitolo, ad ogni storia, un articolo di giornale o una notizia di cronaca relativa al dramma di cui l’autore poi parla.

Chiuderei con una notazione letteraria. Il titolo del romanzo richiama alla mente un’altra Pastorale, quella Americana di Philip Roth. E alcuni temi sono presenti in entrambi i testi, come l’immigrazione, lo scontro generazionale, la lotta per i diritti, e soprattutto l’inseguimento di un sogno che sembra così lontano…. Ma qui colpisce fortemente una grande attenzione per la natura , per i suoi colori, per i tramonti, per gli odori, i sapori, per la luna calante che guarda il Vesuvio e illumina le sue casette ricche di umanità sconsolata eppure ancora piene di speranza.

L’incipit sui colori e i profumi di ottobre è davvero pura poesia.

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