La politica è una bella cosa: Buon 2012

La politica è una bella cosa. È questo il primo post che mi è venuto in mente per augurarvi un nuovo anno. Lo so qualcuno si riazelerà ed inizierà a lanciare improperi a queste parole e alla mia persona dopo questa affermazione, ma la penso proprio così. Altri penseranno ieri ha bevuto, il vino fa male quando si è astemi! Di sicuro c’è chi penserà “Fai attività politica, è normale che dici queste cose”. Forse è vero fatto sta’ che faccio politica perché penso che la politica, e scusate la ripetizione, sia l’unico strumento in mano  ai comuni mortali per provare a cambiare la nostra società. Ho questa convinzione da sempre, fin da bambino. I cattivi esempi di chi pur rappresentando la collettività si è occupato di tutto tranne che del bene pubblico hanno immiserito il significato stesso della parola “politica”, che si allontana da quello originario, legato alla sua etimologia: “politica” come arte del governo della comunità, la polis. Abbiamo visto soprattutto nell’ultima fase della vita del nostro paese la parte brutta della politica, dei partiti, ma se vogliamo trovare risposte ai malesseri di una società che così com’è non va, non vedo altre strade se non quella della politica.  «La politica è bella». Sono queste le parole che il padre del protagonista di  Baaria sussurra al figlio poco prima di morire. «La politica è bella»: lo so facciamo fatica a crederci, ma il messaggio di speranza che l’ultimo film di Giuseppe Tornatore ci regala è di un verismo unico. I partiti sono uno degli strumenti storici più significativi per abbattere il dominio della ricchezza e per consentire a chi non ha risorse economiche di difendersi, di contare, di crescere con gli altri nello spazio pubblico. Ritrovare la passione per la politica, riscoprirne la bellezza e insieme il suo essere lo strumento più alto e più nobile di cui gli uomini concretamente dispongono per tracciare il loro cammino. Tolta la politica come cultura del conflitto per il bene pubblico, screditate le istituzioni, azzoppati i partiti, altri poteri troveranno comunque il modo di mostrare il loro volto vorace. Il potere non è mai uno spazio vuoto. Buttati i partiti (malati e da rigenerare), non restano affatto i magnifici cittadini incamminati in una splendida agorà ritrovata. Emergono potenze arcane, persuasori occulti o fortezze palesi. Tolta la politica come cultura del conflitto per il bene pubblico, screditate le istituzioni, azzoppati i partiti, altri poteri troveranno comunque il modo di mostrare il loro volto vorace. Il potere non è mai uno spazio vuoto. Buttati i partiti (malati e da rigenerare), non restano affatto i magnifici cittadini incamminati in una splendida agorà ritrovata. Emergono potenze arcane, persuasori occulti o fortezze palesi. I cittadini hanno, mai come in questi giorni, forse, sete e fame di bella politica. Facce e persone belle. Donne e uomini di coraggio e buona volontà. La politica è bella. La politica siamo noi.

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1 Commento

  1. se fatta da persone come lei, coerenti, che mettono al primo posto il bene della comunità e non quello personale, che ci mettono la faccia seriamente, davvero la politica è una bella cosa!

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