#Giorno7 – Tira Vento

Tira vento. Un vento forte. Sbatte. Sbatte forte. Lo sento. Mi sveglia. Mi vorrà dire qualcosa oppure starà facendo solo il vento? Intanto alzo la tapparella e guardo le montagne. Sono grigie. Dalla mia finestra non si vede il mare, ma se chiudi gli occhi, aggiungi un po’ di fantasia, di cuore, lo senti. Buongiorno a quelli che il mare non lo vedono, ma… Lo sentono.

Prendo il caffè, il primo inizio la mia lettura quotidiana dei giornali e… In Banca un conto corrente con 335 mila euro, in mano i buon pasto del comune per fare la spesa, quelli per gli indigenti. Di sicuro avrà detto più volte la colpa è dei politici, son tutti uguali, poi una frase che fa sempre un certo effetto: ‘o pesce fete da’ capa! Dopo la scoperta avrà suscitato lo sdegno di tanti che avranno commentato allo stesso modo… La politica fa schifo. È vero la politica fa schifo, perché facciamo schifo noi che siamo politica, noi che la determiniamo. ‘O pesce rete da’ capa, vero verissimo, ma quella capa, so che fa male sentirlo, è la nostra, così come l’anima di un Paese, di un mondo che a porole non ci piace, ma in fondo in fondo lo vogliamo così com’è perché ci rispecchia.

Leggo della solita puntata del venerdì. No, Non la vedo. Non l’ho mai vista. Mi piace il cabaret. Quello vero. Credo che la colpa sia di Crozza. È lui il vero nemico della Campania. Ha costruito un personaggio che si autoalimenta per vivere. La colpa è sua. Solo sua? No, noi abbiamo dato una mano. E che mano!

Eav: uno spettacolo indecente. Nonostante la zona rossa, i trasporti Eav sono al palo, i pendolari vengono ancora una volta bistrattati. Da lunedì, il giorno dopo che la Campania è stata dichiarata zona rossa, con scelte aziendali, non concordate con lavoratori e sindacati, Eav ha deciso ti tagliare corse. Tante corse. La Circumvesuviana, già di per sé precaria, con tagli di intere linee sta provocando, di fatto, la sospensione del servizio di trasporto pubblico. C’è un interruzione di un servizio pubblico essenziale che sta arrecando non pochi danni ai pendolari che utilizzano i treni per andare a lavoro. Vergogna. Uno spettacolo indecoroso e indecente. Motivo? I mancati introiti della bigliettazione! E gli abbonamenti fatti dagli utenti? Gli impegni contrattuali presi? Sa l’Eav che ci sono tutti i presupposti per una class action che potrebbe penalizzare due volte i cittadini costretti a pagare un disservizio e i costi dello stesso a causa di scelte bizzarre?

E il Presidente della Regione, dal bunker del Genio Civile di Salerno, che lo sa o è preso ancora dalla narrazione miracolosa? Terrà per sé anche questa delega come ha fatto per la sanità? E il Consiglio Regionale? C’è? I Consiglieri hanno compreso che sono stati eletti? Basta chiacchiere, dopo 5 anni di governo è giunto il momento di affrontare i nodi che lasciano al palo la nostra Regione. Sanità e trasporti sono priorità, sono vitali e non possono più essere trattate in questo modo.

Leggo Saviano, Roberto Saviano e…Azzerare il debito della sanità, non solo per la Calabria, caro Saviano, ma in tutte quelle regioni del sud a causa di un criterio surreale, oserei definire assurdo, che le ha penalizzate a tavolino. Il debito è frutto di una ripartizione che penalizza le regioni giovani e poteva essere sanato in un solo modo, tagliando tutto anche ciò che non era possibile tagliare: posti letto, ospedali, reparti, terapie intensive, tagli del personale, blocco turn over, spostamento di posti letto nel privato ed altro. I commissariamenti son serviti solo ad attuare un piano surreale di chiusure che ha costruito lo sfacelo che è sotto gli occhi tutti. Un costo che hanno pagato i cittadini grazie alle connivenze dei Presidenti di Regione che non hanno esercitato il diritto di veto nella Conferenza Stato Regioni, hanno abbozzato, per poi fare show televisivi inutili e soprattutto tardivi.

Basta giornali, meglio andare sui social prima di iniziare la giornata: di male in peggio. Guardo il profilo del Presidente del Parco dei Monti Lattiri. Mostra una foto, quello dello sbarco dei migranti a Nerano, in Penisola sorrentina. Che scrive? Leggetelo, leggetelo: Va bene l’accoglienza, ma non facciamo di un’eccezione una regola, dobbiamo solo sperare che i cittadini  e le istituzioni sappiano che non devono verificarsi più tali cose, noi viviamo di turismo , non possiamo diventare come Lampedusa  che da perla bianca del mediterraneo è diventata perla nera perdendo ciò di cui vive , l’ospitalità. Se avete questi picchi di umanità e di grande generosità, ci sono tante brave persone italiane che oggi quasi non possono mettere il piatto a tavola , rendetevi protagonisti per i vostri concittadini, fate del bene a casa vostra.

Che faccio rispondo? Ma sì.

“Veramente hai scritto e pensato questa cosa? Veramente? Fate del bene a casa vostra? Resto basito, senza parole. Ma il bene ha un colore, ha una casa? Non riesco a capire, mi cadono le braccia. Ante tu cadi in questo becere populismo da 4 soldi? Nerano come Lampedusa? Ma che significa? Che significa? Vedo un uomo che sta in panne che dico, non posso perchè devo fare turismo? E che c’entra questo? Tristà, Ma tu veramente hai scritto questa cosa oppure c’è qualcuno che s’è impossessato di questo profilo o della tua capa? Non ci posso credere. Non ci credo. Giuro che non ci credo. Un’eccezione una regola? Resto senza parole. Senza parole. Mi dispiace. Mi dispiace tanto. Mi dispiace non solo per il ruolo che rivesti, ma per la tua persona. Scusami ma resto senza parole. Mi auguro in tuo ripensamento. Cmq chi ha queste idee non può rappresentare le istituzioni. Lo dico con rispetto e con profondo affetto. Non può.”

Che dire… nonostante queste premesse, che sia un buon giorno.

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