Diego sei stato la nostra Natascia!

O Natascia, Natascia…

Anch’io, pur non essendo tifoso del Napoli, sono andato a visitare uno dei tre “santuari popolari estemporanei” dedicati a Diego Armando Maradona.
Uno è stato allestito all’esterno dello Stadio San Paolo ora intitolato al Pibe de Oro; l’altro è ai piedi del murales di Jorit a San Giovanni a Teduccio; il terzo è questo in uno slargo di Via Emanuele de Deo, ‘ncopp ‘e Quartieri Spagnoli.
Son passati 8 dì dalla sua dipartita, a Napoli ha piovuto più giorni, per cui tutti i biglietti, i cartelloni, gli striscioni di carta che hanno lasciato i suoi più accaniti tifosi sono, oramai, illegibili, inguardabili, inservibili…
Fanno bella mostra tutte le composizioni floreali poggiate per terra (tra cui quella di Bruno Conti, indimenticata ala destra della Roma), ma, ovviamente, i fiori hanno perso freschezza.
Le bandiere e le magliette sono inzuppate d’acqua piovana.
Tutto attorno un senso di tristezza, tipica dei cimiteri.
I palazzi attigui al noto murales di Diego sono coperti di striscioni di ogni genere, lunghezza, larghezza, raffigurante il numero 10 del Napoli in varie pose.
A giorni, probabilmente, l’ASIA provvederà a pulire il largo già denominato “Piazza Diego Armando Maradona – Quartiere Montecalvario” se non lo faranno i tifosi del Napoli della zona che sostituiranno lumini e candele consumate, fiori secchi, carta illegibile con una pulizia generale che abbellirà il già noto murales.
Sui Quartieri Spagnoli Diego Armando Maradona non è morto perchè considerato immortale!
Ma la frase che più mi ha colpito è un condensato di tifo per Diego e cultura di “decrescenziana memoria”: su una maglietta azzurra un Poeta ha scritto “Grazie Diego, sei stato la nostra Natascia”.
Una frase che avrebbe fatto sorridere Diego, Luciano de Crescenzo e il grande Benedetto Casillo…

EMILIO VITTOZZI

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