Cose ‘e pazze!

Ad “In Onda” una trasmissione televisiva de La 7, Vittorio Feltri storica figura del giornalismo italiano, folgorato sulla strada di Arcore da un bel po’ di anni, ha affermato: ”Chi sa fare un lavoro, un lavoro lo trova”. A parte il fatto che se si apre un qualsiasi giornale nella pagina “CERCO LAVORO”  è facile comprendere dalla prima lettura di un annuncio, che il primo requisito richiesto per lavorare,  è l’esperienza. Quindi, per saper fare un lavoro, bisogna iniziare a farlo un lavoro, ergo per trovare lavoro, bisogna già avere  lavorato. Paradosso ma constatazione di fatto! Detto questo, mi sembra un po’ riduttiva l’analisi di Feltri, il blocco del lavoro del nostro paese non è dato dal fatto che gli italiani non sanno lavorare! La questione è molto più complessa. Quante persone in questo paese un lavoro lo sanno fare e bene, hanno una grande professionalità e competenza, e non trovano lavoro? Tanti. Quanti con una grande professionalità, conoscenza, competenza per trovare un lavoro devono lasciare il nostro paese? Tantissimi. Lo fanno per vezzo? No, solo per necessità! Facciamolo sapere anche a Feltri, preso dalla difesa del capo dei capi,forse non si è accorto di quello che è accaduto negli ultimi venti anni, non ha capito cos’è diventato il mio ed il suo paese. Come? Con una provocazione. Si si, una provocazione, una pernacchia virtuale da parte dei tanti disoccupati che un lavoro lo sanno e lo vogliono fare: Scrivete a Feltri. Un testo del tipo: Alla ca del dott. Vittorio Feltri . Mi chiamo ….so fare un lavoro, sono …. Ciò nonostante, caro Feltri, non trovo un lavoro. Che faccio? La mail è  redazione.web@ilgiornale.it  alla ca del dott Feltri.

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