Colpa d’Alfredo

“Una sera Alfredo si affacciò alla porta del mio studio con un cellulare in mano. ‘Dottore, mi disse, Lavitola ha chiamato almeno venti volte, vuole rispondergli almeno una volta?’ ci parlai, ma con il convincimento che il cellulare fosse quello di Alfredo”, racconta il Cavaliere a Bruno Vespa.

Che dire Colpa D’Alfredo!

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