Al di là della neve – storie di Scampia

di EMILIO VITTOZZI

L’emergenza sanitaria planetaria, chiamata Corona-virus o Covid 19, impone molto tempo libero per ognuno di noi… Tempo che si può impiegare in mille e mille attività che la frenesia dei tempi moderni prima dello stop faceva sottovalutare.
C’è chi pulisce la propria biblioteca, libro per libro, ordinandoli per autore o per argomento, dopo aver tolto ogni granello di polvere; c’è chi pulisce la propria scarpiera, eliminando quelle da riparare (appena i ciabattini riapriranno…) o da buttare via; c’è chi pulisce l’armadietto dei medicinali, mettendo via le scatole dei farmaci scaduti; c’è chi pulisce la cassettiera, buttando via tutto quello che, frettolosamente, in passato si era conservato inutilmente; c’è chi pulisce il proprio armadio, riempiendo buste di plastica di jeans che non entrano più, di pullover stinti, di giacche fuorimoda, indumenti superflui per te ma essenziali per altri; c’è chi pota il proprio giardino; c’è chi tinteggia casa; c’è chi telefona ad amici e parenti che non sente da tempo ed inizia con un semplice “Ciao, come va?”.
Io ho fatto tutto questo (a parte il giardino e la tinteggiatura)…
Dalla libreria è uscito “Al di là della neve – storie di Scampia” di Rosario Esposito La Rossa – Marotta & Cafiero editori – 12,00 € devoluti all’Onlus Neurothon, che ha come principale obiettivo quello di finanziare, promuovere ed incentivare la ricerca sulle cellule staminali, cerebrali per la cura delle malattie neurodegenerative e delle lesioni midollari!
Tutto ciò perché l’Autore era cugino di Antonio Landieri, disabile ucciso il 6 novembre 2004 in un’azione camorristica: nonostante questo il questore dell’epoca (Malvano) non volle concedere i funerali pubblici perché le indagini erano ancora in corso e non si sapeva se era stato ucciso per una tragica fatalità o perché era l’obiettivo dei killer…
Sul posto dell’agguato furono ritrovati sedici bossoli calibro nove, che uccisero Antonio Landieri e ferite cinque persone, tutte incensurate.
Antonio, venticinque anni, disabile, con metà del corpo paralizzato a causa di una paralisi infantile.
Attorno a questa triste, nefasta, mortale vicenda si impernia la prima opera di Rosario Esposito La Rossa, Cavaliere della Repubblica Italiana, scrittore ed editore, fondatore de “La Scugnizzeria”, la prima libreria di Scampia.
Un libro di 27 capitoli, scritti in maniera chiara, esaustiva, cruda, senza fronzoli, senza orpelli di nessun genere: sono storie di Scampia, di un’umanità di gente che stenta a trovare la normalità, fra drogati e camorristi.
Sono le storie di Pierino che viene da Angri, Gianluca della Sanità, Luca detto Luchetto, Gelsomina Verde, Diego Ferro, Gabry e il vespino, Minuccio e Luisa l’afragolese, Veronica Pfaifer, Manuele Miano, Totore dalle Case dei Puffi, Manuele e suo fratello ‘o Cammello, Vincenzo dal Padiglione Salerno del Carcere di Poggioreale, Eddy il musulmano, Carmela Canzanella, Don Vincenzo Capuano e Silvana Capuozzo, Lino ‘o nano, Tommaso ‘o suricillo, Antonio Bastelli, Alfonsino, Scè Scè, Carmela Attrice ed ancora…
Un libro che ti prende dalla prima all’ultima pagina, che ti scuote, che ti fa riflettere e pensare, che fa male…
Un libro da leggere.

 

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