A CAMORRA SONG’IO

NEL 2005: “‘A CAMORRA SONG’IO”
NEL 2021: LA CAMORRA SONO IO

Signore e Signori,
ecco a Voi un gruppo di giovani che vengono da Scampia, un rione della periferia nord di Napoli: sono “‘A 67”.
Applausi.
Daniele, Andrea, Luciano, Enzo ed Alfonso stasera sono qui alla “Festa di Liberazione” di Portici per farci ascoltare i dodici pezzi che compongono il loro primo cd intitolato “‘A camorra song’io, per cui ringraziano, fra gli altri, Michael Pergolani, Peppe Lanzetta, il Gridas, James Senese, Gianni Simioli.
Fanno rock alternativo con testi “corposi” : ascoltiamoli con attenzione…
Vai con il primo pezzo, con il secondo, il terzo fino all’ultimo…
Il folto pubblico apprezza e li applaude a scena aperta.
Come conduttore della serata scelgo io i pezzi da riproporre come bis: “‘A camorra song’io” e “Don Raffaè”…
Passano 16 anni circa, la ‘A 67 ha una nuova formazione, come capita a molte band: ora è formata da Daniele, Enzo e Gianluca.
E, ripensando a quella sera, medito…

“‘A camorra simm nuje
ca tenimmo paura ‘e parlà
e ci guardà dinto pè asci
‘a chesta mentalità”
(La camorra siamo noi
che abbiamo paura di parlare
di guardarci dentro per uscire
da questa mentalità)
cantano ‘e guagliune della ‘A 67…

La camorra sono io che evado le tasse ma pago il pizzo per tenere aperto il magazzino, il cantiere, la fabbrica dove i miei dipendenti lavorano a nero.
La camorra sono io che penso fino a quando si uccidono tra loro.
La camorra sono io che solo se muore qualcuno a cui volevo bene capisco che non si uccidono solo tra loro.
La camorra sono io che m’indigno perchè parlano male della mia città invece d’incazzarmi per le ragioni che inducono a parlarne in questi termini.
La camorra sono io che guardo Napoli da lontano pensando non è un mio problema.
La camorra sono io che dal mio pulpito a Napoli non do speranza.
La camorra sono io che ti ho dato il voto perchè mi hai promesso il lavoro, mi hai fatto un regalo, mi farai un favore.

La band nasce tra il 2004 e il 2005, in piena faida a Scampia. Il desiderio, il bisogno di esprimere le difficoltà di vivere in quei luoghi con la loro musica era la scintilla dell’incendio…
Un incendio che dura da oltre 17 anni…
I premi son sempre di più come le collaborazioni con artisti e gruppi di ogni dove. Gli album ben cinque. Ma, soprattutto, aumenta la “corposità” del gruppo.
Siate sempre “incendiari”, uagliù!

EMILIO VITTOZZI

Share this nice post:

Be the first to comment

Leave a Reply

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*