Libri

Sud come sudore

Una bella recensione di Anna Maria Sabini

 L’autore e’ un giovane stabiese impegnato da anni in una comunita’ di recupero per minori

La vita nel Sud tra sudore e fatica

La vita nel Sud tra sudore e fatica
Il malessere della provincia meridionale nel racconto dell’esordiente Scala Anna Maria Sabini

Tonino Scala si affaccia per la prima volta nel mondo della letteratura con “Sud come Sudore”, un libro curioso e impegnato, una raccolta di voci, di esperienze, di storia di sopravvivenza. Tutti elementi di un panorama che l’autore ben conosce, impegnato com’è nel mondo del volontariato e nel campo della cooperazione sociale.
Da anni presta il suo servizio presso la Comunità di recupero per minori “La mansarda” della sua città, Castellammare di Stabia. Con la precisione di un chirurgo che maneggia il suo bisturi, Scala si cala nel “ventre di Napoli”, non con l’affettuosa e ironica bonomia di una Matilde Serao, ma con l’implacabile, scintillante nitidezza dei ferri del mestiere. Ferri che ha raccolto attraverso una quotidiana esperienza al fianco di realtà forti, tragiche, a volte persino ripugnanti, ma pur sempre realtà, davanti alla quali l’autore si rifiuta di chiudere gli occhi.
Leggendo queste pagine crude, il pensiero non può non rimandare alla Ortese di “Il mare non bagna Napoli”. Lì si parlava della Napoli del dopoguerra, in cui “l’americano aveva sostituito il borbone”, leggendo “Sud come Sudore” stupisce il fatto di trovarvi una provincia così strettamente legata a una città dove, a distanza di tanti anni, tutto sembra immutato e immutabile.
é come se la provincia non “addormentata”, ma seriamente malata, mostrasse piaghe finalmente sfasciate agli occhi di una città che ha coperto le proprie sotto il velo non poi così pietoso, nè curativo di una falsa immagine di rinascita.
Nel libro di Scala si assiste a una continua osmosi fra Napoli e la provincia, una vera porosità, per dirla con Ernest Bloch, come un continuo svenarsi l’una nell’altra. E contemporaneamente un perpetuo trasfondersi di sangue infettato dal virus letale della camorra, della droga e della delinquenza.
In questo fatidico gioco la città si connota come Napoli N. N. (così la definì in un suo bellissimo libro Alfonso Gatto), figlia di nessuno, in continua ricerca di un’identità, e la provincia come una propaggine “sombre”, oscura, per dirla alla Mauriac. In questo quadro sconcertante non mancano squarci di inattesa poesia, che si aprono su amori che possono essere anche “pic-indolor” o sulle note di canzoni come “notte, notte, notte”, o ancora sull’immagine degli sposi-bambini che si avviano incoscienti e gioiosi verso una vita senza futuro. Sud come sudore, sudore come fatica del vivere quotidiano che si tramuta, nonostante tutto, in linfa vitale.

Tonino Scala
Sud come Sudore
Mario Guida editore
93 pagine

Ti voglio bene Berlinguer

di Tonino Scala e Angela Longobardi. Una raccolta, una ricerca, un piccolo contributo, è un gesto d’affetto verso un grande uomo, anzi, un gesto d’affetto, verso il grande uomo della sinistra italiana. La crisi dei valori, la crisi della sinistra, invitano a riflettere su un periodo storico dove una grande forza, il PCI, in un paese non comunista, è riuscito a dialogare con un bel pezzo della società italiana. Non un pensiero nostalgico, ma un modo per ricordare. Un modo per dare alle giovani generazioni degli strumenti per poter avvicinarsi in maniera serena alla politica, perché la politica è questo: la battaglia per un ideale, la battaglia delle idee. Perché ricordare Enrico Berlinguer? Chi era Enrico Berlinguer? Sono passati 20 anni dalla sua morte, la società si è profondamente trasformata. Un muro è caduto, un altro è in costruzione, ma questo nostro mondo non certamente più sicuro e più giusto di quello in cui è vissuto Enrico  Berlinguer. Ancora è forte il bisogno che la politica sappia unire realismo e valori, responsabilità ed onestà. 112 pagine Utopia edizioni.

Con gli occhi aperti nella notte triste

Costruiamo qualche cosa di sinistra

 Un contributo alla costruzione della sinistra italiana. Un libro dedicato a chi crede ancora che in Italia vi sia la necessità di avere una sinistra in grado di cambiare, di trasformare la società. “E’ tempo – afferma l’autore del testo – di ragionare sulle cose che abbiamo in comune. Mettendo da parte le divisioni superando gli steccati questo è quello che ci chiedono i cittadini che non si riconoscono più nei partiti”. Beni comuni, diritto all’acqua, reddito di cittadinanza, i temi al centro del libro edito da Casa del Popolo.

” Da onorata società a società per azioni. Il salto di qualità della camorra”.

Con la prefazione di Claudio Fava, il libro di Scala è frutto dell’impegno di Tonino, ai tempi del liceo, nei movimenti anticamorra fino al ruolo istituzionale, coperto in Consiglio Regionale, in qualità di Presidente dell’Osservatorio Contro la Camorra e la Criminalità Organizzata. Pubblicato dalla casa editrice napoletana “La città del Sole”, il libro sarà presentato nel corso dei prossimi giorni in una conferenza stampa. “Morti ammazzati – scrive Scala – nelle prime pagine del libro- ad ogni ora del giorno, ragazzini armati pronti a lavare col sangue finanche uno sguardo di troppo. Il grido disperato del ventre di Napoli, la voglia di guardare avanti, nonostante tutto. I tanti parroci e volontari che ogni giorno innaffiano col sudore, rimboccandosi le maniche, il seme della legalità, piantato nel terreno arido di Forcella, dopo la morte della piccola Annalisa, nelle terre di Casal Di Principe dopo le parole scritte da Roberto Saviano. Sono mesi che ormai ripetiamo che per Napoli questi ultimi sono tempi difficili. Sono mesi che ci si interroga sulle soluzioni da dare nei modelli di comportamento da affermare. Nello scrivere queste pagine più volte il mio pensiero è ricorso agli anni novanta. Oggi, come allora, il nostro sud era insanguinato dalle mani armate della camorra così come della mafia. A Napoli, a Palermo, nella mia Castellammare, nelle vicina Torre Annunziata si moriva ad ogni ora del giorno. Ero uno studente ,allora, e insieme a tante altre ragazze e ragazzi sentimmo l’esigenza di riunirci e metterci in movimento Le riunioni seduti in cerchio, i cortei da organizzare, gli incontri, i sit-in. Il nostro sud doveva ribellarsi. Sfilavamo quotidianamente con gli striscioni colorati e la resistenza alla maglietta. Era un movimento il nostro di giovani, di studenti medi ed universitari che parlavano di legalità e di lotta alla camorra. Le strade ogni giorno, per mesi, si riempirono di voci festanti di ragazze e di ragazzi accomunati da una sola speranza : il riscatto possibile del nostro Sud . Anni di grande mobilitazione. Poi sopraggiunse il grande gelo, quello del silenzio, che non lascia spazio. Ora che la parola legalità è tornata ad essere un vocabolo da riempire di contenuti ecco montare la necessità di riprenderci le nostre terre, di dire con forza “no” a chi vorrebbe amministrare vite e sogni , offuscando col colore del sangue le nostre strade. C’è lo stesso sole di quei giorni lontani, oggi a Napoli. C’è la stessa voglia, in molti, di testimoniare che la città non si è fatta “lazzara”. La sfida di allora fu vinta e tante altre ancora siamo stati capaci di vincerne, in nome di quella passione, di quella voglia di esserci, di spendersi, senza risparmiarsi mai, di quella voglia di far politica cambiando realmente le cose. Quella voglia che il suono di quelle giornate, ha la voce e gli occhi di allora. Occhi capaci di far nascere la speranza, di dare fiducia, di costruire un futuro migliore. E’ la nostra ora. L’ora del riscatto sociale e civile, del risveglio delle coscienze. E’ ora di abbattere i muri dell’isolamento, sostituire l’alfabetizzazione criminale con l’alfabetizzazione sociale. E’ ora di riprendere il filo interrotto. Anche attraverso le parole. Questa raccolta frutto del lavoro fatto da Presidente dell’Osservatorio Contro la Camorra e la Criminalità Organizzata ha lo scopo principale di analizzare il tema della camorra e delle sue metamorfosi . Partendo da una storia, il cui protagonista potrebbe essere qualsiasi ragazzo che la camorra usa come spacciatore , questa raccolta vuole porre all’attenzione del lettore la genealogia, la vita , gli affari della prima impresa campana: la camorra. Questa raccolta ” Da onorata società a società per azioni. Il salto di qualità della camorra”, rappresenta la voce di chi non vuole rassegnarsi a convivere con criminalità e soprusi di ogni genere.

La valigia di cartone

 Ad esempio a me piace la strada col verde bruciato, magari sul tardi macchie più scure senza rugiada coi fichi d’India e le spine dei cardi … Ma come fare non so. Si devo dirlo ma a chi se mai qualcuno capirà sarà senz’altro un altro come me…”. Si apre con un omaggio a Rino Gaetano il nuovo lavoro editoriale di Tonino Scala: “La valigia di cartone. Il Sud dall’Unità d’Italia al federalismo fiscale”. Una riflessione a tutto tondo su quello che è stato è che è il Sud di questo paese. Una terra baciata dal sole che non è un luogo astratto, ma un luogo dell’anima. Un luogo fatto da quelle strade arse dal sole nei pomeriggi di agosto. Quelle strade che pullulano di voci ad ogni ora del giorno e della notte. È il rumore delle onde del mare in una notte di temporale. È qualcosa che solo chi è nato da queste parti può comprendere realmente. È qualcosa che si porta dentro e accompagna per tutta la vita. “Sono un figlio di questa terra, – si legge nella prefazione – figlio di un sogno, quello di mio padre partito con la sua valigia di cartone alla volta della Germania. Tornato dopo anni (luntan a Napule nun se po stà) con moglie e figli in una terra che non è cambiata”. In tempi di Lega e federalismo “La valigia di cartone” rappresenta il tentativo di ritornare a parlare in modo serio di questione meridionale e di cultura della integrazione. “In tanti – commenta l’autore Tonino Scala – si stanno cimentando sull’importanza di mettere al centro dell’agire politico il Sud e il Mezzogiorno. C’è chi, nel centro destra, vuole farlo pensando ad un partito. C’è chi, nel centro sinistra, pensa ad un Sud con due “d”. Ma cosa è realmente questo Sud nessuno finora lo dice realmente. E neppure ci si sforza di comprendere quale, dall’unità d’Italia ad oggi, sia stato l’atteggiamento dei governi del Nord di fronte a questo nostro Sud. Que sto libro, senza alcune pretese, vuole anzitutto aprire una riflessione più ampia su questo tema senza rinchiuderlo nella diatriba “partito del sud” o “fondazione”. Questo libro, edito dalla casa editrice Satura, è frutto di un lavoro di analisi e di raccolta di dati che tenta di dimostrare che dall’unità d’Italia ad oggi i soldi, le ricchezze delle terre del Sud, sono servite a fare grande questo paese tutto. “Al meridione – scrive Scala- in questi lunghi anni è stato dato assistenzialismo mentre gli imprenditori del Nord venivano a costruire cattedrali nel deserto che a nulla sarebbero servite. Una filosofia e un modo di agire, che ha puntato a commissariare questi territori piuttosto che a governarli. E allora come in una grande famiglia, dove ognuno ha le sue diversità e le sue specificità, dovremmo tutti rimboccarci le maniche e metterci in carreggiata senza piangerci addosso ma sfruttando intelligenze, saperi e professionalità. In tempi di federalismo fiscale, in tempi in cui si lanciano proposte di test di dialetto per i professori che devono conoscere le tradizioni della regione in cui vogliono insegnare, in tempi dove l’integrazione e l’accoglienza sembrano termini desueti in nome di una finta richiesta di sicurezza, è giunto il momento di aprire un dibattito serio su questo tema. Una discussione vera sulla questione meridionale aprendo spazi e creando opportunità”.

“Quaquaraquà” Uomini di camorra

Quaquaraquà uomini di camorra è un reportage narrativo che proietta il lettore in storie di vite sconvolte dalla malavita che impregna e avvelena la società napoletana. Il titolo del libro vuole riprendere una citazione di Sciascia dal “Giorno della civetta”, in cui il boss mafioso divide gli uomini in tre categorie, uomini, ominicchi e appunto quaquaraquà. È proprio così che scala definisce nel suo libro tutti i capi del crimine organizzato italiano. Un crimine che l’autore sente di poter definire, purtroppo, come una camorra s.p.a., una vera e propria azienda attiva, l’unica forse ancora funzionante in Italia. Scala racconta anche dell’assenza di indignazione da parte dei cittadini che spesso dimenticano le notizie di camorra nel dimenticatoio della cronaca nera e proseguono con la loro vita senza fare nulla di concreto per la città. L’autore suggerisce più volte di iniziare a fare tutti il proprio dovere di cittadini e riconquistare i partiti cercando di fare una politica giusta che guardi agli interessi della città.
Scala ha dichiarato di aver voluto iniziare a scrivere perché fra tanti omicidi avvenuti a Castellammare di Stabia, rimase colpito dall’omicidio del sindaco di Pagani che nel Dicembre del 1980, dopo il terremoto dell’ottanta in Irpinia, che aveva avuto il coraggio di dire no ad un appalto colluso con la camorra. Tutto ciò avveniva proprio in un periodo in cui era necessario ricostruire città intere dopo il terremoto.
Scala sta presentando il libro nelle scuole per poter avvicinare i giovani alla realtà della camorra e sensibilizzarli al fine di intervenire in favore delle loro città. I Malavitosi descritti nel libro non hanno nessun alone di eroismo criminale ma sono uomini di quattro soldi: quaquaraquà. Il titolo del libro riprende infatti una citazione di Leonardo Sciascia dal romanzo “Il giorno della civetta”, in cui il boss mafioso divide gli uomini in tre categorie, uomini, ominicchi e appunto quaquaraquà. Un romanzo che Scala dedica ai giovani affinché non si perda la memoria del male che la camorra semina nella società. L’autore scrive, infatti, le storie di vite sconvolte dalla malavita, ad iniziare da quella del consigliere comunale di Castellammare di Stabia Gino Tommasino ucciso nel 2009 sotto gli occhi del figlio adolescente; per poi raccontare le tristi vicende di Annalisa Durante ragazza di quattordici anni uccisa il 27 marzo 2004 a Forcella, di Giancarlo Siani giornalista del Mattino assassinato nel 1985, di don Peppe Diana sacerdote coraggioso trucidato per il suo impegno antimafia, e tante altre vittime innocenti. 15 racconti, storie intrise di violenza, ricordate perché possono e devono fungere da monito per le giovani generazioni a cui spetta il gravoso compito di risollevare le sorti di una regione soffocata dal malaffare che ha cancellato il netto confine tra lecito e illecito, tra camorristi e uomini delle istituzioni.

Sudditi racconti dal profondo sud.

     Titolo: Sudditi. Racconti dal profondo sud
Autore: Tonino Scala
Editore: Gruppo Albatros Il Filo
Collana: Nuove voci
Data di Pubblicazione: Gennaio 2010
ISBN: 9788856719352
Pagine: 60
Reparto: Romanzi / Romanzi contemporanei
Formato: brossura

Sudditi racconti dal profondo sud,descrivere l´hinterland napoletano con il contrasto dei colori, l´autore lo fa attraverso la presentazione di brevi racconti che mostrano la sensibilità di chi ama la sua terra. L´autore utilizza lo strumento narrativo per raccontare storie semplici di vita vissuta. Vite che si trascinano in quella straordinaria quotidianità tipica dei luoghi dove l´ordinario è convivere con l´arte di arrangiarsi, la violenza, la camorra. Un susseguirsi di immagini, di eventi e sensazioni passate nella memoria. Frammenti di vita, eventi impensabili, spesso cruenti e misteriosi frammisti a una miscellanea di sensazioni, illusioni, nostalgie, sogni, rabbia. Storie che snodano sui singoli destini di persone che si adeguano, per sopravvivere, a un mondo fatto di regole fissate da “altri”, in quei luoghi troppo spesso dimenticati, o peggio ignorati, della provincia di Napoli.
Piccole storie che passano inosservate, sulle quali non si accendono i riflettori, ma dietro ognuna di esse si nascondono violenza, dolore, sopraffazione. Storie che raccontano di un “sistema” così metabolizzato da ignorare che esiste un´altra vita possibile. Vuoi lavorare come “scopatore”: dammi la tua liquidazione, dice il sindaco. E lui, Luigi il netturbino, è felice di rinunciare a quei soldi, perché è normale ricambiare il “favore”. E quello per Luigi è un grande “favore” perché quella scopa gli ha dato la vita. Questa diventa la straordinaria quotidianità quando non si ha consapevolezza che tutto questo si chiama ricatto e abuso di potere, dove non si sa che il lavoro dovrebbe essere un diritto, che un politico non dovrebbe essere corrotto. Non si sa, perché non può saperlo chi è vissuto con altre consapevolezze. Con la normalità del lavoro nero e sottopagato, con la normalità del pizzo e di uomini uccisi per strada, magari nel giorno del loro matrimonio. Brevi storie raccontate con la sensibilità di chi ama la sua terra “nonostante tutto”. E´ questo quello che traspare. Sono quasi pagine di un diario che sembrano voler parlare a quanti non conoscono questi luoghi pieni di contraddizioni. L´autore ti accompagna in giro per quartieri e rioni dove tagliati fuori da tutto e da tutti. Ciò che accade nel mondo arriva come un eco distorto. Ci porta nelle case, nella vita di gente comune che vive una straordinaria “ordinarietà” fatta di violenza, sfruttamento, dolore, disoccupazione, morte, sottosviluppo. Droga, furti, omicidi sembrano essere la colonna sonora di tante vite che spesso vengono spezzate troppo in fretta. Ma non c´è solo la denuncia del degrado e dell´abbandono, anche da parte anche delle istituzioni alle quali troppo spesso fa gioco far finta di non sapere e non capire, c´è anche rabbia e dolore per il suo luogo d´origine e, al contempo, tanta voglia di riscatto. Un libro piacevole da leggere, che nonostante racconti un mondo che vorremmo non esistesse, alla fine non lascia l´amaro in bocca perché, fra le sue pieghe si può leggere la decisa volontà di non cedere alla rassegnazione, ed è questo che lascia una porta aperta alla speranza. Una nutrita presenza di pubblico ha potuto ascoltare dalla voce dello stesso scrittore e dalla dott.ssa Annalisa Pulizzi, moderatrice della serata, alcuni dei racconti più toccanti presenti nel libro. Non vi resta che leggerlo.

Disonorevoli. Politica & Camorra: Matrimonio all’italiana.

  Titolo: DisOnorevoli. Politica & Camorra: matrimonio          all’italiana
Autore: Tonino Scala
Editore: Il Quaderno Edizioni
Data di Pubblicazione: 2011
ISBN: 9788890615009
Pagine: 208
Reparto: Società e cultura / Governo e politica
Formato: brossura

“Per decenni, molti studiosi, giornalisti, addetti ai lavori che hanno indagato sulla camorra, e in generale sulle mafie, lo hanno fatto procedendo spesso per categorie assolute che non hanno certo facilitato, a mio avviso,  la comprensione reale del fenomeno. Buoni e cattivi, vittime e carnefici, santi e peccatori. Il tutto condito da un racconto iconografico (la pungitura delle dita, i santini bruciati, i giuramenti con le gocce di sangue e tutti quei riti di questa pseudo-religiosità) che ha contribuito a pensare la camorra come un qualcosa di meridionalmente arcaico, dove l’elemento della tradizione costituisce la sostanza stessa del fenomeno criminale. In realtà se è vero che il ruolo della tradizione, come provano molte intercettazioni telefoniche, riguarda sicuramente l’affiliazione, il proselitismo e vale quasi come codice culturale, è altrettanto vero, e le pagine che seguono lo spiegano molto bene, che le mafie oggi sono una malattia opportunistica, un mix di tradizione e innovazione”.

Inizia così la prefazione di Nichi Vendola  al libro di Tonino Scala: Disonorevoli. Politica & Camorra: Matrimonio all’italiana.

 

210 pagine da leggere in un sol fiato. Un testo interessante e dettagliato che sotto forma di racconto introduce il lettore negli intrecci che hanno caratterizzato la vita politica degli ultimi 30 anni a partire dal caso Cirillo fino ad arrivare alla vicenda rifiuti.

“Sciogliamo la camorra per infiltrazioni politiche”. Non è una provocazione ma un’amara constatazione! Troppe volte camorra e politica sono venute  in “contatto” nel corso dei secoli, ma in questi ultimi trent’anni afferma Tonino Scala nel suo libro il nono per l’esattezza, è avvenuta una vera e propria commistione che non fa, oramai, capire al comune cittadino, dove inizia l’una e termina l’altra.

“ Con questo viaggio intendo raccontare l’inferno del sistema politico campano (ed italiano) dove interi territori sono ormai a sovranità limitata e niente è stato lasciato al caso. È stato messo in campo tutto ciò di cui si poteva disporre per fare soldi ed acquisire potere, opprimendo, terrorizzando, uccidendo, inquinando aria e terreni, cementificando, distruggendo ambienti e divorando montagne per poi riempirle di rifiuti di ogni specie e cosa ancora più grave, la società e l’informazione sono state militarizzate ed imbavagliate: uno dei peggiori incubi dell’Europa occidentale degli ultimi sessant’anni.”

Da Liborio Romano ai giorni nostri la politica ha sempre utilizzato la camorra, oggi non si comprende più dove inizia l’una e termina l’altra.

“Per anni, ignorando le dimensioni di questa mucillagine criminale abbiamo continuato a celebrare l’azione purificatrice della magistratura come l’unica via per liberarci da un fenomeno erroneamente considerato, da un lato, retaggio del passato e, dall’altro, un processo geograficamente molto circoscritto.” Afferma Nichi Vendola nella prefazione al pregevole testo. “Nell’ultimo decennio, anche approfittando di un processo di sviluppo distorto che ha investito soprattutto le regioni del Mezzogiorno, la camorra e le altre mafie si sono fatte soggetti economici e soggetti politici. Perché la forza economica consegna loro pure una soggettività politica. Le loro ricchezze sono pervasive del tessuto economico e sociale, producono consenso e voti, colmano ogni vuoto sociale.” Conclude il governatore della Regione Puglia. Non vi resta che leggerlo.

 Quando i sogni iniziano con la B

    Titolo: Quando i sogni iniziano con la B
Autore: Tonino Scala
Editore: Il Quaderno Edizioni
Collana: Storie
Data di Pubblicazione: 2011
ISBN: 9788890615030
Pagine: 96
Reparto: Sport / Calcio
Formato: brossura

“Quando i sogni iniziano con la B” edito da Il Quaderno edizioni. Un libro tutto a colori con foto, vignette ed immagini che racconta il viaggio della Juve Stabia verso la serie B. Un viaggio nell´universo del tifo stabiese con aneddoti e racconti. “Si si, questa volta è serie B. È strano dirlo, non mi sembra vero ma la Juve Stabia è in serie B. Dopo 60 anni le vespe ritornano nel calcio che conta. Era il lontano 17 giugno del 1951 nello spareggio giocato a Firenze, lo Stabia, così si chiamava la società, si impose per 2-0 con una doppietta di Cereseto. Per anni ho ascoltato gli anziani ricordare quel magico momento, che durò solo un anno, sapete comm´è : tiempe belle `e `na vota. Invece quei tempi sono tornati e quello che era un sogno per quelli della mia generazione è diventata realtà…” Inizia così il libro con testi di Tonino Scala, grafica di Carlo Mosca e foto di Antonio Gargiulo, Pierluigi Martone e sito Stabia 1907. Un libro accattivante che accanto alle belle immagini parla del viaggio, dei protagonisti, non solo quelli sul campo ma anche di quelli sugli spalti, che ha portato una città a sognare. Il libro è dedicato agli operai della Fincantieri e dell´indotto con la speranza che insieme, lavoratori e cittadini (la città nel suo insieme) possano salpare verso lidi più sereni. L´autore, Tonino Scala (Krefeld – Germania 1974), è politico, giornalista pubblicista e scrittore. Tifoso pantofolaio, da divano, senza fatica. Ha riscoperto grazie a Nanni e Pippo, i suoi figli, questa sua passione. I due tifosi in erba sono addirittura riusciti a riportarlo sugli spalti del Romeo Menti. Tonino è autore di diverse pubblicazioni tra cui: Sud come sudore; Ti voglio bene Berlinguer; Con gli occhi aperti nella notte triste; Da onorata società a s.p.a., il salto di qualità della camorra; La valigia di cartone; Quaquaraquà, uomini di camorra; Sudditi, racconti dal profondo sud. Il suo ultimo lavoro Disonorevoli. Politica & Camorra: Matrimonio all´italiana, sempre edito da il quaderno edizioni. Due cose non si sarebbe mai aspettato: di vedere la Juve Stabia in serie B, di scrivere un libro sulla Juve Stabia in serie B. Nun succede, nun succede, ma si succede, sapisse che succede… era questo il tormentone che i tifosi si ripetevano con fare scaramantico prima della finale. Le due sconfitta con la Salernitana e con il Savoia erano state troppo grandi. Nessuna pia illusione, nessuna bandiera, nessuno striscione per le strade. Un clima differente rispetto alle altre due partite vissute al cardiopalma per l´accesso in serie B. C´era stata troppa delusione, la paura era troppo forte. Si pensava: non c´è due senza tre, non è vero ma ci credo … Erano state anche stampate delle t-shirt con su impresse una lettera B gigante, ma nessuno e dico nessuno aveva provato ad indossarle. Si ripeteva il tormentone: Nun succede, nun succede, ma si succede, sapisse che succede … Poi è succiese e ch´è succiese. Mamma mà! Dopo 60 anni le vespe ritornano nel calcio che conta. In un momento difficile per la città che ha la necessità di fare un salto in un categoria superiore. In una città dove si vive cu´ `o pallone, e dove si vive po´ pallone. In una città che aveva ed ha bisogno di un momento di riscatto, di una boccata d´ossigeno. Questo libro prova a raccontare il viaggio verso la B attraverso i suoi protagonisti: la squadra, i tifosi, la dirigenza, la città. Post fata resurgo … È proprio vero a volte i sogni iniziano con la B.

Un calcio d’amore

Titolo: Un calcio d’amore
Autore: Tonino Scala
Editore: Il Quaderno Edizioni
Data di Pubblicazione: Novembre 2011
ISBN: 9788890615016
Pagine: 80
Reparto: Sport / Calcio
Formato: brossura

Un calcio all’amore? No “Un calcio d’amore”: l’ultimo romanzo di Tonino Scala

Tonino Scala stupisce ancora una volta i suoi lettori con un libro completamente diverso da quelli pubblicati in questi anni, non si parla di politica, di camorra, di problemi sociali ed economici o meglio per un attimo questi temi che permeano le esistenze degli abitanti del sud, sono messi da parte perché in  “ Un calcio d’amore”  il tema è appunto l’amore!

Carlo è un giovane uomo che ama la vita, nonostante quest’ultima l’abbia già messo a dura prova,  ed ha tante passioni, per il suo lavoro più o meno regolare, per la sua città Castellammare, ma su tutto c’è una passione più grande, quella per la sua squadra di calcio, la Juve Stabia. Carlo è uno Swarm, un tifoso vero, uno di quelli che tifano sempre e comunque, anche se la squadra perde, un tifoso che ha fatto della sua fede calcistica una ragione di vita. Attraverso i suoi occhi, il lettore si lascia guidare in un mondo ben preciso, quello dei tifosi di una squadra “minore” che sta per realizzare un grande sogno la serie B! Intorno a Carlo si muovono personaggi in luoghi che nel 21 esimo secolo pensavamo spariti, e che invece sono linfa vitale di una città, spesso definita da Scala “bella e difficile”; nel bar gialloblè sono rappresentati i clichè tipici del bar dello sport, che accomunano i tifosi di tutta Italia, in questi ritrovi tutti sono autorizzati a dire la loro in tema di calcio perché tutti in fondo si sentono allenatori. Ma le chiacchiere calcistiche non si limitano al solo bar gialloble, Carlo è un ragazzo moderno, che naviga e frequenta i social network, dove non perde occasione per leggere e scrivere commenti sulla sua squadra del cuore. Una sera però il suo mondo fatto di pane e calcio, viene sconvolto da una ragazza Patty, conosciuta su facebook, decidono di incontrarsi ed è subito amore, travolgente, inarrestabile, un amore che brucia le tappe e straccia le regole ferree del corteggiamento.

A Carlo non pare vero, il suo mondo è perfetto, la Juve Stabia quasi in B e Patty piovuta dal cielo, o meglio dal web, per la quale ha perso la testa. Cosa può volere di più? Cosa può spezzare quest’incantesimo? Inaspettatamente saranno le loro fedi calcistiche a separarli, Patty infatti tifa Nocerina, è una Molossa e questo per uno Swarm è inaccettabile! Tutto sembra perduto, Carlo si trova sbandato, combattuto, si chiude in se stesso, cerca di superare questo limite, si rifugia nella sua Castellammare per trovare conforto, ristoro, quasi per testare la sua appartenenza al territorio, quasi per scusarsi con la sua città di questo tradimento, per avere dal m are, dal cielo, una benedizione per questo amore impossibile.

Riuscirà Carlo a superare questo ostacolo? La risposta per nulla scontata, spinge il lettore a leggere tutto d’un fiato questo racconto, lasciandosi catturare dal ritmo incalzante, quasi musicale degli avvenimenti e delle parole che Scala utilizza per esprimere i pensieri e i sentimenti dei protagonisti, regalando ai lettori una storia che nella sua semplicità, conforta il cuore e spinge a riflettere sull’essere umano.

Quella sporca dozzina

ovvero la banalità del bene

di Tonino Scala ed Emilio Vittozzi

vignette Paolo del Vaglio

Dalla prefazione don Tonino Palmese

L’esperienza di LIBERA (Associazioni, Nomi e Numeri Contro le Mafie), mi consente di vedere nei nomi e nelle storie presentate in questo illuminante e caldo libro di Tonino Scala ed Emilio Vittozzi, una memoria e un impegno tenero, compassionevole e allo stesso tempo rivoluzionario. I testimoni presentati in questo volume ci spingono a raccogliere le loro storie perché in ogni epoca le generazioni, soprattutto dei giovani (e non solo), necessitano di riferimenti e di modelli capaci di mostrare il volto autentico dell’uomo e di proporre la possibilità del bene, del bello, del vero e del giusto. Ogni testimonianza suscita nel lettore ciò che mi piace sintetizzare in questa breve riflessione sul valore autentico della commozione e delle relative lacrime che hanno solcato il mio volto e il volto di tanti che negli anni hanno potuto credere nella speranza e di sperare nella pace e nella giustizia descritta in questo libro. Pertanto, non mi resta altro che dare la parola proprio a quella lacrima che ho colto mentre mi confrontavo con la bellezza di questi nostri compagni di viaggio che ho incontrato grazie alla semplice, tenera e chiara narrazione di Tonino Scala ed Emilio Vittozzi.
“Io sono una lacrima e vengo da lontano, perché ho memoria delle vittime e del dolore.
Io sono una lacrima e provengo da situazioni diverse e contrapposte. Esprimo la sofferenza dell’innocente, il dramma di chi ha sbagliato, un male incurabile, il peso dell’ingiustizia, ma allo stesso tempo sono il segno di una gioia finalmente giunta nel cuore e nella vita di chi vede realizzato il sogno.
Io sono una lacrima e ho il privilegio di attraversare lo spazio più nobile della vita: il volto. Quando una lacrima attraversa il viso di una persona, cancella tutte le maschere che sono state impresse per il solo apparire.
Io sono una lacrima e dono il privilegio alla mano che mi raccoglie di diventare sacra.
Io sono una lacrima, nata da due lacrime che epressero la loro gioia quando venni al mondo”. don Tonino

Parafrasando il celebre film Quella sporca dozzina con Lee Marvin e Charles Bronson, abbiamo pensato di mettere insieme la nostra “stupenda dozzina” di Uomini e Donne che si sono “spremuti” per la Pace…
Da Madre Teresa di Calcutta (per la cui morte hanno pianto una miriade di persone di differenti fedi religiose) all’indimenticabile Tonino Bello (ai cui funerali erano presenti 50 mila persone!), da Nelson Mandela (simbolo della rinascita del Sudafrica) a Martin Luther King (“I Have a Dream…”), da Antonino Caponnetto (Capo del Pool antimafia) a Oscar Romero (ucciso mentre celebrava Messa!), da Helder Câmara (il brasiliano più conosciuto dopo Pelè!) a Giorgio La Pira (Cattolico antifascista), da Aldo Capitini (ideatore della Marcia della Pace Perugia-Assisi) a Peppe Diana (ucciso in Sacrestia!), da John Lennon (uno dei celebri “Beatles”) ad Alex Zanotelli, attualmente unico vivo insieme a Mandela.
Dodici figure diverse per estrazioni sociali, politiche, culturali, temporali, ma legate da un unico fine: il raggiungimento della Pace, attraverso l’impegno per la Socialità, la Giustizia Sociale, la Libertà.
A Loro vada il nostro, il vostro più sincero ringraziamento, evitando che l’oblio Li copra…

Buona fine e… buon principio

2012, 96 p., brossura

Cento Autori  (collana Narratopoli)

Titolo: Buona fine e… buon principio
Autore: Tonino Scala
Editore: Cento Autori
Collana: Narratopoli
Data di Pubblicazione: Febbraio 2012
ISBN: 9788897121367
Pagine: 96
Reparto: Romanzi / Romanzi contemporanei
Formato: brossura

“Buona fine e buon principio”, si salutano così nelle strade affollate del 31 dicembre i protagonisti di questo libro. Un modo per lasciarsi alle spalle il vecchio anno e sperare che ne arrivi uno nuovo migliore. È la speranza che la nottata di edoardiana memoria passi prima o poi in una terra bella e difficile, quella di Napoli ma anche della sua provincia. La città diventa così protagonista, con le sue strade, le sue piazze, i suoi vicoli, i personaggi, le scene singolari, i dialoghi, i monologhi. Un orologio scandisce il tempo, le ultime ventiquattrore del dodicesimo mese giunto al capolinea. È una voce, un segno inconfutabile della vita che scorre e fa rintoccare i suoi attimi. Sono i momenti della storia di un popolo verace, sanguigno, col suo linguaggio forte, incisivo, immediato, talvolta rassegnato e fatalista, talvolta disperatamente combattivo.

The Cosentinos l’educazione sentimentale del Pdl Campania

il libro bianco di Sel

tratto da repubblica.it

Sel pubblica un libro bianco sulla saga dei ‘Cosentinos’

11 marzo 2012 —   pagina 1   sezione: NAPOLI

CINQUE facce in copertina nera, volti del centrodestra campano. Il titolo fa il verso a “I Sopranos”, serie tv americana sui mafiosi. Solo che questa nonè fiction, ma cronaca. “The Cosentinos”, libro bianco di Sel, debutta proprio durante il congresso Pdl. Duro, anche irridente. CENTROTRÉ pagine. E in quel titolo che strizza l’ occhio allo spot televisivo, fa capolino anche l’ immancabile busta nera dell’ immondizia. Il “libro bianco” di Sel è, in realtà, una cupa rassegna di circostanze, vicende, storie – non solo processuali – legate al degrado e alla carenza di crescita del territorio provinciale e campano. I cinque volti che campeggiano sulla copertina di “The Cosentinos”- Nicola Cosentino, appunto, e poi Luigi Cesaro, Marco Milanese, Mario Landolfi e Alberico Gambino – guidano sì verso i profili degli inquisiti tuttora potenti, ma tratteggiano in sintesi il quadro della politica malata ma non arrestata, della Campania che agonizza nella crisi ma non trova lo scatto per cambiare pagina. Un racconto che mette insieme note inchieste giornalistiche, aggiunge note politiche, tratteggia la leadership che ha inciso, spesso irrimediabilmente, su alcuni territori che ricadono sotto il governo di centrodestra degli ultimi anni. La prefazione è di Arturo Scotto, segretario del partito di Vendola in Campania. Il “romanzo criminale” – come lo definiscono gli autori, con lieve cedimento all’ autoreferenzialità – attraversa le storie di diciassette protagonisti. Tutti del Pdl, anche se con passati e background distinti. Sebbene non manchi – qua e là, e forse meno di quanto sarebbe stato utile – l’ analisi di difficoltà e di crisi vissute ormai trasversalmente, anche nel centrosinistra. Si va dunque dalla saga giudiziaria di Cosentino e del presidente della Provincia ormai noto come “Giggino ‘ a purpetta”, ai casi-limite e diversi tra loro di Marco Nonno (consigliere comunale accusato dei disordini di Pianura) a Nunzia Stolder (figlia di un boss camorrista, ma senza precedenti penali, confermata come consigliere municipale). E ancora: dalle vicende di Domencio De Siano alla figura di imputato di Alfonso Papa, l’ uomo della P4; dall’ incredibile vicenda di Alberico Gambino, consigliere regionale ed ex sindaco di Pagani finito in carcere solo lo scorso gennaio, al colmo di uno dei fedelissimi di Cesaro, Armando Chiaro «elettoa Quarto, con 400 preferenze, in contumacia, non perché esiliato per questioni politiche – sferza il libro bianco – ma perché in galera». «È la storia dei padroni della Campania che hanno dominato politica e istituzioni. Uno sguardo sul presente per non commettere errori per il futuro», recita il booktrailer che su Youtube impazza da ieri. Il libro è cura del Dipartimento legalità di Sel Campania, con contributi di Tonino Scala, Italo Palumbo, e la consulenza legale di Ivan Sanseverino. Stampato in diecimila copie, il libro bianco è distribuito gratuitamente nella Federazione di Sel, piazza Giovanni Leone n. 6. Ma si può p r e n o t a r e a n c h e s u l s i t o www.selcampania.org (co.sa.) – CONCHITA SANNINO

 

Quando nasce un amore

2012, 70 p., brossura

Centro Studi Tindari Patti  (collana Donnavilla)

Titolo: Quando nasce un amore
Autore: Tonino Scala
Editore: Centro Studi Tindari Patti
Collana: Donnavilla
Data di Pubblicazione: Ottobre 2012
ISBN: 9788896539811
Pagine: 70
Reparto: Romanzi / Romanzi contemporanei
Formato: brossura

Quando nasce un amore è l’ultimo romanzo di Tonino Scala, un autore che ancora una volta sorprende. Da sempre in prima linea in politica e nella lotta per i diritti civili, contro ogni forma di violenza e di soprusi, Tonino Scala tira un po’ il fiato, ma non troppo e si distacca dalle tematiche impegnate di cui si reso protagonista in questi anni.  Qui il tema è l’amore. Un altro libro sull’amore si potrebbe pensare, ma questo è diverso, perché l’amore è sempre diverso, ognuno di noi fa la differenza in fatto di cuore. Non è facile parlare d’amore oggi, l’amore è diverso da quello che un quarantenne ha provato quando era ragazzo. Oggi viviamo in un mondo globalizzato, infestato dai social network, dove se non sei iscritto a facebook sei fuori dal mondo. Ma una cosa accomuna i giovani di oggi con quelli di una ventina di anni fa: la difficoltà nel riconoscere l’amore. Non è facile infatti parlare d’amore in quell’età particolare della vita, quando sei a metà strada: non sei adolescente, non sei ancora uomo o donna per davvero. Hai superato la fase delle cotte, dei primi rossori, dei primi dolori. Sei pronto ad avere di più, sei pronto a cercare il compagno della vita, sei pronto per l’amore fisico, perché finalmente lo capisci, lo conosci e lo rispetti. E’ questo quello che provano i protagonisti del romanzo.

Due ragazzi di oggi, due ragazzi diversi, con interessi diversi che la vita decide di far incontrare, non per strada, non per caso, ma nel mondo virtuale. E’ lei a cercare lui, come sempre, si perché sono le donne a scegliere o a farsi scegliere. Lui  non è un ragazzo come tanti, la vita l’ha messo a dura prova, per certi versi è già uomo, ma il suo cuore è quello di un fanciullo che batte forte sembra uscirgli fuori dal petto. Beve il succo della vita come linfa rigeneratrice, ha tante passioni e nonostante abbia un lavoro precario, vive. Vive in una città del sud, bella e difficile, come ama definire Scala, con tante contraddizioni, con tanti ostacoli, dove ci si accontenta di poco per essere felici. Ma la ama e si rifugia in essa quando si sente smarrito e perduto perché a  volte solo guardando il mare si trovano le risposte.

Lei è una ragazza di oggi, moderna, felice di vivere la sua vita senza chiedersi cosa le riservi il futuro, con tanti sogni. E’ una che lotta, lotta sul serio, concretamente insieme alle sue amiche. Vive a ridosso del vulcano che per lei è un punto di riferimento, sacro ed intoccabile, e si impegna contro  lo scempio che lo vorrebbe discarica a cielo aperto.

I due ragazzi capiscono subito che è amore fin dal loro primo incontro e il futuro riserva loro tante sorprese, talvolta non piacevoli.

Con una scrittura facile, chiara, talvolta a scatti, tipica dell’autore, Scala riesce a farci entrare nella vita dei protagonisti e del mondo che li circonda. Il lettore sarà coinvolto a tal punto che non potrà fare a meno di giudicare i comportamenti dei due ragazzi,  perché in fondo tutti siamo stati almeno una volta nella vita davvero innamorati e spesso abbiamo mischiato orgoglio, passione, abbiamo commesso gli errori più banali per nasconderci e non lasciarci cullare nelle braccia dell’amore.

Quando nasce un amore, un libro per tutti, appassionante, dove si ride, si piange e che riporta alla mente i ricordi del cuore che spesso la routine della vita ci ha fatto dimenticare o accantonare.

Mala politica. Vent’anni di inciuci, collusioni e misteri

2013, 128 p.

Cento Autori  (collana Fatti & misfatti)

Titolo: Mala politica. Vent’anni di inciuci, collusioni e misteri
Autore: Tonino Scala
Editore: Cento Autori
Collana: Fatti & misfatti
Data di Pubblicazione: Febbraio 2013
ISBN: 9788897121671
Pagine: 128
Reparto: Società e cultura / Governo e politica / Politica e corruzione

Venticinque storie di normale quotidianità per raccontare due decenni di storia del Sud. Storie di uomini e di donne, di politica e di malapolitica, di uno Stato che non c’è e di una camorra che si è infiltrata ovunque: nelle consorterie del malaffare, nei gangli dell’economia e anche nelle stesse istituzioni. Storie vere, intrise di disperazione ma anche di speranza, il cui comune denominatore è rappresentato dalla regione in cui sono state partorite: la Campania. Un pezzo d’Italia che una “certa” classe politica e “certi” politici hanno dapprima depredato e poi quasi ucciso, approfittando di un processo di sviluppo distorto, che ha creato solo sacche di disagio e malessere. Una narrazione dei nostri tempi, che bussa alla porta in una società che ha bisogno di un nuovo alfabeto, meno indecente e meno osceno di quello che abbiamo conosciuto nel corso di questi ultimi vent’anni. Ma, al tempo stesso, anche uno straordinario atto d’amore scritto da un comunista impenitente, nato nello stesso anno in cui la Corte costituzionale dichiarava illegittime le norme del codice penale che impedivano lo sciopero politico.

Le mafie non hanno colore politico, hanno l’ideologia del denaro, del potere, dell’intimidazione, dell’onnipotenza, e ovunque possono costruire patti scellerati, ovunque possono condizionare e controllare. Dalla Postfazione di Nichi Vendola

La Costituzione siamo noi

ovvero la Costituzione spiegata ai ragazzi

Titolo: La Costituzione siamo noi ovvero la          Costituzione spiegata ai ragazzi
Autore: Tonino Scala
Curato da: Catapano E.
Editore: Il Quaderno Edizioni
Data di Pubblicazione: 2013
ISBN: 8890615060
ISBN-13: 9788890615061
Pagine: 130

Formato: illustrato, brossura
Reparto: Bambini e ragazzi > Saggistica

“La Costituzione siamo noi” è un dialogo tra padre e figli per comprendere il valore e l’attualità della Costituzione Italiana dal punto di vista dei bambini, per insegnare loro l’importanza della socialità, dell’uguaglianza, della partecipazione: un utile approfondimento all’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione. La Costituzione è un documento prezioso, perché contiene i princìpi sui quali si fonda la nostra Repubblica democratica: va letta, va studiata e va praticata. La Costituzione siamo noi, sta a noi applicarla, sta a noi rispettarla e farla rispettare. Età di lettura: da 9 anni.

È sempre la stessa storia

Autori: I Figli di Gianna – Tonino Scala e Carmine Spera

Anno di Pubblicazione: 2013

Editore: Il Quaderno Edizioni

ISBN: 9788898516032

Pagine: 96

Storie di una storia che è sempre la stessa storia, nella stessa città: Napoli città eterna e maledetta. Una città crocevia di culture, drammi e sogni dove le storie, la storia, quella di Marco e Giovanni si intrecciano con il territorio, la musica, gli odori, le vite di Maria, Pamela, Peppe, Carmine con la loro quotidianità, le loro aspettative, le loro miserie. È sempre la stessa storia? No. Una storia, la storia è fatta da chi la vive, da chi la vede, da chi l’ascolta, da chi la racconta… e non sarà mai la stessa storia.

2 Commenti

  1. Sono molto interessata ai suoi libri in quanto professoressa che intende diffondere opinioni e verita’ sulla camorra. Chiedo di essere tenuta al corrente delle eventuali iniziative al riguardo. Appartengo all’associazione Stay Angri.
    Saluti
    Franca Francavilla

Leave a Reply

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*