CON GLI OCCHI DI MARIO

Da venerdì 20 ottobre a mercoledì 8 novembre 2017, all’Antisala dei Baroni al Maschio Angioino di Napoli, è visitabile la mostra “Con gli occhi di Mario”, 100 scatti di Mario Riccio, militante del Partito Comunista Italiano e fotografo de “l’Unità” per anni ed anni. La rassegna di instantanee, tutte in bianco e nero, è un’occasione per riflettere, con uno sguardo rivolto al futuro, sulla storia napoletana e campana degli anni ’70 e ’80, sulle lotte di quegli anni, sul Festival Nazionale del ’76, sul terremoto dell’80.

In particolar modo, su Enrico Berlinguer, Segretario Nazionale del P.C.I., e il suo rapporto con Napoli. E con l’Enrico, cantato anche da Antonello Venditti, tanti volti noti o sconosciuti: la Nuova Compagnia di Canto Popolare (foto n.5), Bassolino (16), Valenzi (18), Ingrao (23), Lama (22), fra i terremotati dell’80 (11- 12 – 13 – 14 – 15), fra i Lavoratori dell’Italsider (18 – 19), ecc. ecc….

Mario Riccio è stato un giornalista nel senso pieno del termine: a due anni dalla scomparsa questa mostra è una sorta di ultimo “omaggio”.

Anche per il reportage sul Festival Nazionale de “l’Unità” del 1976: un grande fatto sociale e culturale, oltreché politico, in una Napoli che aveva imboccato una strada ricca di speranza di cambiamento intorno a Maurizio Valenzi.

Chi scrive ha visitato la mostra il pomeriggio di sabato 21: l’ampia sala con queste foto sembrava veramente piccola… Nel senso che le immagini scattate da Riccio ritraevano momenti di lotta e di quotidianità napoletana e campana che avevano una prospettiva lunga, migliore, lontana dal presente…

Quanti erano ad ascoltare Enrico Berlinguer alla Mostra d’Oltremare nel 1976? Quanti, rivedendo quelle foto, non tornerebbero a casa con un magone per quello che era e non è stato? Il P.C.I. era il più grande partito di Sinistra in Europa; cosa che non si può dire del P.D. che, forse, anzi sicuramente, non è neanche di sinistra…

Le foto di Mario Riccio sono belle, suggestive, d’annata ma non hanno assolutamente perso la loro validità.-

EMILIO VITTOZZI

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