Il nord e la mafia che non c’è

Ricordate quando si vedevano quei filmati in bianco e nero, quei documentari sul profondo Sud, quelli che riprendevano la Sicilia rurale? Quelli dove si affermava: la mafia? Non esiste! Nel terzo millennio c’è ancora chi crede in queste favole, ma non nel sud oramai depredato, ma nel profondo nord. Sì, avete capito bene nel nord produttivo, quello che fino a ieri parlava di secessione. In quei territori una volta opulenti c’è una classe politica che nega l’esistenza di rapporti tra imprese, politica e mafie. Questo nonostante le inchieste, le condanne, i consigli comunali sciolti per infiltrazioni mafiose. Leonardo Sciascia nel secolo scorso verso la fine degli anni settanta parlava di linea della palma per descrivere con una metafora la conquista di territori da parte dei poteri criminali: “Forse tutta l’Italia va diventando Sicilia.. gli scienziati dicono che la linea della palma, cioè il clima che è propizio alla vegetazione della palma, viene su, verso il Nord, di cinquecento metri, mi pare, ogni anno.. ed è ormai già oltre Roma”. Aveva visto bene lo scrittore siciliano ma mai si sarebbe aspettato che i suoi romanzi si potessero ambientare, dopo quant’anni, così bene in Brianza! Sì fa finta di non vedere, si chiudono gli occhi e si prova a trovare in periodo di crisi e di paure l’ultimo da prendere a manganellate. Adesso il problema sono gli immigrati, quelli dalla pelle scura che rendono meno sicure le nostre città! Dimenticavo anche i Rom quelli che hanno più diritti di noi italiani! Prima il problema erano i meridionali, si rivendicava la Padania autonoma. Poi ci si è svegliati una mattina trovando la ‘Ndrangneta nel cortile di casa propria che faceva affari con i leghisti e si è creato altro mantra: padroni a casa nostra… spostando il problema sugli immigrati. Fino a quando la politica continuerà a ragionare con la pancia e non con la testa il nostro paese  sarà sempre diviso dall’odio, dalla stupidità e dalla cazzimma restando eternamente un paese di serie B anzi D. “Non vi è continente che possa considerarsi immune dalla presenza della ‘ndrangheta”. Questo il concetto espresso più volte dal procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri oggi più che mai bisogna prendere coscienza della portata del problema e affrontarlo in modo serio.

© della campagna “la mafia non esiste”

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