TURISMO FAI DA TE…

di Emilio Vittozzi

Queste mie assai modeste riflessioni mi sono “nate” in testa dopo aver lavorato, più volte, allo sportello dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico nella Stazione dell’ex Circumvesuviana di Piazza Garibaldi…

Compito di chi è dietro il vetro è dare informazioni al viaggiatore, turista o meno che sia, più precise ed esaustive possibili, ovviamente.

Su 10 domande 6 sono rivolte a raggiungere Pompei-Villa dei Misteri (i celebri scavi!), 2 per visitare Sorrento (un’autentica bomboniera!), 2 per tutto il resto…

Io non so quanti siano i Napoletani che, almeno una volta nella vita, abbiano visitato gli scavi di Pompei, per i quali occorrono 3-4 ore di passeggiata su ciottoli di altri tempi. So solo che per visitarli arrivano da tutto il mondo: nessuna zona ne è esclusa… Giapponesi, Tedeschi, Francesi, Inglesi in testa. Ma non mancano Filippini, Indiani e Scandinavi… Arrivano con mappe e guide già lette con estrema attenzione, con macchine fotografiche e telecamere.

Eppure anche gli scavi di Ercolano, Oplonti e Cimitile sarebbero più che degni di una visita, ma di questi i Napoletani, addirittura, non ne conoscono neanche l’esistenza… Eppure Ercolano vuol dire anche una visita al Vesuvio, vulcano che caratterizza il golfo di Napoli. E poi, oltre Sorrento, ci sono Meta, Piano, Sant’Agnello, Nola, Pompei, cittadine campane, molto spesso, alla ribalta per avvenimenti malavitosi e non per l’indiscutibile bellezza del Centro Storico e di chiese e monumenti.

E vogliamo parlare del Museo Archeologico di Piazza Cavour, di quello di Capodimonte, della Cappella San Severo, del Duomo a Napoli o del cippo dove fu decapitato San Gennaro a Pozzuoli? E l’elenco potrebbe ancor continuare…

Ebbene, ho pensato, più volte, alla Riviera Romagnola dove, nonostante un mare dei non più pulitissimi al mondo, hanno costruito un “divertimentificio” senza paragoni, dove c’è tutto per farti… spendere soldi a gogò, nonostante il mare marrone!

Ed allora, mi domando, perché in Campania non potremmo “campare” con il turismo? Una seria politica turistica non c’è mai stata: è sempre un’improvvisazione, un’istantanea situazione non coordinata con alcunché…

Treni puliti e precisi, niente spazzatura per le strade, nessun’aggressione fisica di piccoli o grandi malavitosi, musei e quant’altro aperti sempre (a costi accessibili a tutti!), spiagge pulite e libere, coordinamento effettivo esercenti-autorità-forze dell’ordine-stampa: basta poco, che ce vò?

Io ci spero, da Autoferrotranviere e da Campano…

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