“Embora”

Mese di aprile piovoso. Aeroporto di Milano Malpensa. Pioggia e pensieri. Pensieri e telefonate a go go. Di ritorno da Berlino da una settimana di presentazioni di Disonorevoli e Buona fine e … buon principio. Terminal, momento dell’imbarco spengo il cellulare: una liberazione! “Sei Tonino” “Si” “Tonino Scala” “SI” “Non ti ricordi di me”, “…a dir la verità” ”come ti ho scritto anche una mail sono Vincenzo Di Martino” ricordo e come. Dopo questa frase, vedere Vincenzo con barbetta, capelli lunghi, un metro e ottanta di uomo, mi fa pensare che il tempo è passato, e anche tanto! Non l’ho riconosciuto era piccolo a quel campo scuola quando per la prima volte mi vide suonare una chitarra. Suonare mo’ strimpellare quattro accordi che a distanza di venti anni sono sempre gli stessi. “ Ricordi la mail, ti devo ringraziare se amo la chitarra è grazie a te” “Ricordo e come, solo che io sono rimasto al giro di Do, non ho mai suonato la chitarra”. Facciamo il viaggio in economica insieme e parliamo delle nostre vite. Vincenzo da Castellammare si è trasferito a Milano ha uno studio di registrazione, lavora nel campo dello spettacolo: Produzione, arrangiamenti, testi e chi più ne ha più ne mette. È stato anche la voce di uno spot importate quello del 1254 chi non la ricorda, un tormentone. Gli parlo dei miei libri, lui del suo cd: l’impegno è quello di scambiarci cultura. È la prima cosa che faccio il giorno dopo, francobollo ufficio postale e vai per Milanooooo.

Ieri mi arriva una busta proveniente da Milano. La apro un cd, “e chi me lo ha mandato?” Penso. La copertina è bella: un disegno, il ramo di un albero in fiore da cui pende una gabbia di uccelli aperta, dalla quale esce una scritta embora, il titolo dell’album(che in portoghese se non vado errato significa ma, però), e una farfalla. Tutto fatto con colori pastello. Il disco è degli Anima Nova. “Il gruppo di Vincenzo” penso. Lo porto con me in macchina. Viaggio prima per Napoli e poi per Sessa Aurunca, presento i libri The Cosentinos ed Il Casalese orami un gemellaggio che va avanti da mesi. Lo metto nel mio stereo: straordinario. Il genere è quello del bossanova, onda nuova: veramente una nuova onda per le mie orecchie. Nella mia macchina un’ atmosfera magica, a volte surreale, l’Italia che si fa Brasile, il portoghese che si confonde con il dolce stil novo. Atmosfere minimaliste, rivedo  certa musica europea e statunitense ma anche gli anni 70 che amo a più non posso. La voce è quella di una ragazza dolce, sensuale, musicale. Vedo il nome sul cd Gabriella Cascella. Che bella voce, calda, solare, vibrante che emozioni mi regala. “Embora” è bossanova, samba, lounge, pop, jazz , ma anche musica d’autore all’italiana. Una vera e propria contaminazione con le nostre parole musicate quelle di Patty Pravo, dei 99 Posse e poi la splendida “Estate (di Bruno Martino)” che diventa un jazz-standard. Con gli Anima Nova nasce un nuovo stile, un nuovo modo di far musica: si chiama “italian bossa concept”. Come c’è scritto sulla copertina. Una musica che mi porta fuori dalla quotidianità e dalla pesantezza, mi conduce verso orizzonti più miti, leggeri e dolci. Sembra di stare in quell’avvolgente atmosfera tipica delle spiagge, del tramonto, del vento candido che soffia leggero ed accarezza tutto ciò che tocca sulle note di una musica sofisticatamente allegra, nuova e coinvolgente. Gli Anima Nova scrivono e arrangiano le proprie canzoni senza seguire per forza le leggi obbligate dal mercato, lo si sente. Con “Embora” la band racconta divertendosi la propria musica. Nel disco sono presenti brani classici come “Manhã de Carnaval (Black Orpheus)”, “Mais Feliz”, “La Bambola (di Patty Pravo)”, la famosissima “Mas que nada”. Pezzi tutti riarrangiati con maestria e leggiadra modernità. L’esperimento più ardito è la versione swing di “Quello che”, famoso brano dei 99 Posse. Ma “Embora” è soprattutto musica inedita. Il brano che dà il nome all’album è infatti una canzone dai ritmi avvolgenti che vibrano sulla pelle, per cui risulta spesso impossibile non ballare. Il disco strizza inoltre l’occhio alla lounge music, ma in chiave italiana, con il brano “Sola”. Sono presenti anche due ballad di grande intensità sonora ed emotiva: “Vorrei avere te” e “Millimetri”, che si avvalgono entrambe della collaborazione di solisti di spessore.

Ma chi sono gli Anima Nova. Me lo chiedo e vado a vedere il loro sito: www.Animanova.it. Sarà un caso o meno, non è dato saperlo, ma, digitando la parola bossanova su Youtube, il motore di ricerca come primo risultato rimanda proprio agli Anima Nova. La band vanta numeri di tutto rispetto, probabilmente non comuni per un genere spesso considerato di nicchia: i loro video sono stati visti ed ascoltati da 250.000 utenti e, spulciando tra i commenti, si evincono copiosi anche gli apprezzamenti dall’estero. Un grande risultato dunque! Un risultato che nasce dalla maniera con cui il gruppo si propone e propone i propri brani, ricercando sempre sonorità sobrie ed originali. Nel primo brano l’apertura armonica è affidata al violino di Domenico Siano (primo violino dell’orchestra del San Carlo di Napoli), mentre nella seconda ballad la tromba di Gianfranco Campagnoli (musicista spesso presente nelle orchestre Rai e Mediaset), sottolinea con grande passione la voce di Gabriella Cascella, sviluppando nella sua improvvisazione un commovente controcanto di Flicorno. Il primo singolo in uscita si intitola “E poi che fa”; un brano cui fa da cornice un “coloratissimo” videoclip e che si propone come canzone per l’estate, cercando tuttavia di allontanare, nella composizione, tutto quello che di negativo si individua in questa definizione. Un brano che esorta al viaggio, mentale e fisico. Conoscere ed esplorare aiuta a superare anche i momenti bui della vita, “E poi che fa se cerco il sole quando il sole qui non c’è, libera di andare, libera di amare…”.

“Embora” nasce soprattutto dalla sinergia del gruppo fondatore, che quest’anno festeggia 5 anni di buona musica. La voce calda ed elegante degli Anima Nova è della giovanissima Gabriella Cascella, alla chitarra classica c’è Vincenzo De Martino che cura anche gli arrangiamenti e la scrittura dei brani, il basso è suonato da Edoardo di Maro, alla batteria troviamo invece Federico Maria Perfetto, che è anche autore di alcune canzoni dell’album. Sentiremo parlare degli Anima Nova!

Grazie Vincenzo per il bel regalo.

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